Pisa, gennaio 2016 – Domenica scorsa, giorno di Sant’Antonio Abate, un cavallo è morto al Palio di Buti.
Questa volta non si può dire che sia un incidente causato dalle condizioni più o meno improvvisate della corsa: l’edizione 2016 era stata preparata con cura estrema. Fondo in tufo, pista delimitata dalla stessa palizzata in uso presso tutti gli ippodromi d’Europa, controlli veterinari prima e durante la corsa – e infatti il cavallo che avrebbe dovuto correre per i colori di San Nicolao era stato scartato dalla commissione per un problema ad un arto anteriore.
Un Palio che ha quindi decisamente staccato l’ambito fumoso delle “rievocazioni storiche” per rispettare i crismi di una corsa regolare in pista: il tracciato è “… interrato e adeguatamente protetto , di circa 750 m. , presenta due leggere curve sul primo tratto e un’ultima curva , prima della dirittura in leggera salita” (qui la fonte), i cavalli sono Purosangue Inglesi provenienti dal circuito del galoppo regolarmente identificati e iscritti.
Golden Down è caduto senza aver urtato niente e nessuno, in piena corsa, ed è morto all’istante: l’Università di Perugia si sta occupando dell‘autopsia, i cui risultati richiedono in genere una ventina di giorni per essere acquisiti e in questo caso forse qualcosa di più, visto che c’è un’indagine della procura in corso.
Golden Down era un baio dall’ottimo carattere: viene definito un gran simpaticone, una vera e propria mascotte. Nato nel 2007 negli USA era figlio di City Place e Annie On Stage (una nipote di Nijinsky), ha corso 63 volte nella sua carriera vincendo in totale 112.064 Euro.
Si ipotizza siano stati un infarto od un aneurisma ad uccidere Golden Down: il referto dell’autopsia farà chiarezza sull’accaduto, ma bisognerà attendere i tempi tecnici di tutte le analisi per avere un’idea più precisa sulle cause della sua morte.
L’Associazione Palio delle Contrade di Buti dchiara, sul proprio sito web:
“In relazione alla morte del cavallo avvenuta al Palio di Buti del 17 gennaio 2016, l’Associazione Palio delle Contrade di Buti desidera fare chiarezza su alcuni aspetti.
L’annullamento della finale del Palio decisa dall’organizzazione dopo il tragico evento che ha colpito la manifestazione, è stata presa in segno di rispetto per la morte del cavallo della contrada San Rocco. Il Palio delle Contrade di Buti è una festa dedicata a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, e un tragico evento come quello avvenuto domenica non lasciava alcun presupposto per festeggiare.
Inoltre l’Associazione Palio delle Contrade di Buti vuole comunicare gli enormi sforzi compiuti per mettere in sicurezza il percorso, che ha ricevuto la regolare autorizzazione da parte del MIPAAF, grazie all’acquisto di nuovi materiali che hanno contribuito a evitare che l’incidente occorso al cavallo portasse conseguenze più gravi. Per la tutela della sicurezza dell’animale, i cavalli che corrono il Palio vengono sottoposti a una scrupolosa visita da parte di un equipe di veterinari 48 ore prima della gara, come previsto dalla legge.
La responsabilità per il malore occorso al cavallo della contrada San Rocco quindi non può essere attribuita al percorso sul quale viene corso il Palio o alla mancanza di controlli. Questo tipo di incidenti va oltre ogni possibile previsione.
L’Associazione Palio delle Contrade di Buti si farà comunque carico delle indagini per fare chiarezza sulle cause che hanno portato alla morte del cavallo e accerterà ogni eventuale responsabilità. Saranno condotte analisi approfondite sulle condizioni dell’animale, che è già stato trasferito presso una struttura universitaria accreditata”.
19 gennaio 2016