Rio de Janeiro, 12 settembre 2016 – L’abbraccio con lacrime tra Laura Conz e Ferdinando Acerbi al termine della ripresa del cavaliere azzurro in sella a Quasimodo di San Patrignano è il simbolo migliore per rappresentare il debutto dell’Italia in queste Paralimpiadi. Dentro quell’abbraccio è entrato tutto: la gioia per la prestazione eccellente del nostro cavaliere, l’orgoglio per il debutto dei colori azzurri, e anche lo scarico di tensione accumulata dopo la batosta che si è abbattuta sulla nostra grandissima Sara Morganti… La prova di Ferdinando Acerbi e Quasimodo di San Patrignano (70.00% netto e 11° posto in classifica nel grado 1a) è stata eccellente anche in considerazione del fatto che il cavallo, a differenza degli altri tre della nostra squadra, non aveva mai affrontato una prova agonistica all’interno di uno stadio: proprio per questo i due appuntamenti cui la squadra azzurra è stata presente in Germania come preparazione in vista di Rio erano serviti anche a fargli vivere un contesto internazionale, ma certamente nulla è paragonabile a uno stadio olimpico. Su Quasimodo è stato fatto un gran lavoro non solo da parte di Acerbi, ma anche della sua proprietaria Chiara Cannavale e della sua trainer Chiara Fabi per cercare di annullare del tutto quei momenti in cui il cavallo talvolta andava un po’ in tensione a seguito di turbative esterne. Certo è stata determinante in questo processo evolutivo la bravura di Acerbi il quale, non dimentichiamolo, ha un passato di cavaliere di altissimo livello internazionale vissuto prima dell’incidente che ne ha compromesso l’uso delle gambe. Il suo è stato poi un debutto carico di aspettative e responsabilità, data l’esclusione al check veterinario di Royal Delight di Sara Morganti, indiscutibile star della squadra azzurra: Acerbi ha dovuto lanciare un segnale di combattività e determinazione sia a sé stesso sia alle sue compagne di squadra, e vi è perfettamente riuscito. Il cavaliere azzurro si è presentato in rettangolo calmo e sereno, consapevole di dover dare il massimo per sé stesso e per la squadra. Quasimodo si è messo immediatamente in sintonia rimanendo sereno e perfettamente disponibile e collaborativo dall’inizio alla fine della ripresa: il suo lavoro, dopo un ingresso forse non ineccepibile a causa di una più che comprensibile tensione iniziale, è in realtà andato in un crescendo costante, cosa che fa molto ben sperare per la seconda prova che Acerbi affronterà giovedì. Iniziare con un 70.00% è una iniezione di fiducia non da poco: Francesca Salvadè e Silvia Veratti in gara domani (rispettivamente alle 10.27 e alle 12.14 ora brasiliana, quindi le nostre 15.27 e 17.14) sanno di avere alle spalle un risultato importante, cosa che le galvanizzerà più di quanto già non siano.