Rio de Janeiro, 15 settembre 2016 – L’Italia del paradressage ha chiuso la sua Olimpiade all’11° posto. L’ultimo degli azzurri a entrare in rettangolo oggi è stato Ferdinando Acerbi nel Grado 1a in sella a Quasimodo di San Patrignano ottenendo il 15° posto con il punteggio percentuale di 67.826; in precedenza nel Grado 2 Silvia Veratti su Zadok si era classificata all’8° posto con il 68% esatto e Francesca Salvadè su Muggel al 10° con il 67.343%. Per determinare il risultato della squadra a questi esiti parziali vanno collegati quelli del Team Test, la prima prova che si è disputata nei giorni precedenti. Nessuno dei nostri tre si è qualificato per la Kur Freestyle in programma domani, quindi l’avventura azzurra del paradressage a queste Olimpiadi termina qui. Una bella avventura, comunque: ricca di emozioni e di valori sia tecnici sia umani, ricca di storie e di sentimenti e sensazioni e pensieri. Con una macchia scura, tuttavia: l’esclusione dalle gare di Royal Delight della nostra super Sara Morganti, amazzone che senza alcun dubbio avrebbe puntato a una medaglia e che quindi avrebbe dato modo anche alla squadra di recuperare qualche posizione. Certo a nulla vale recriminare: le decisioni delle istituzioni nel mondo dello sport vanno accettate senza discutere, per quanto dolorose e al limite anche ingiuste possano essere. Più che recriminazioni, quindi, i pensieri relativi alla vicenda vissuta da Sara Morganti sono pure e semplici considerazioni: l’amazzone toscana con la sua cavalla – non dimentichiamolo – compone il binomio campione del mondo in carica…
LA CLASSIFICA A SQUADRE
LA CLASSIFICA FINALE DEL GRADO 1A
LA CLASSIFICA FINALE DEL GRADO 2