Rio de Janeiro, 13 settembre 2016 – La squadra azzurra di paradressage si trova al 9° posto della classifica generale provvisoria dopo il Team Test del Grado 1a (disputato ieri da Ferdinando Acerbi su Quasimodo di San Patrignano) e del Grado 2 che oggi ha visto in rettangolo prima Francesca Salvadè su Muggel e poi Silvia Veratti – la nostra ‘veterana’ olimpica con ben quattro presenze a cinque cerchi – su Zadok. Francesca Salvadè ha chiuso la sua prestazione al 9° posto con il 69.147%; prima di partire per Rio de Janeiro l’amazzone azzurra aveva confidato alla nostra rivista Cavallo Magazine di sentirsi meglio rispetto alla sua prima Olimpiade, quella di Londra 2012: “Sono molto più consapevole rispetto al 2012, quando ero più giovane e praticamente appena approdata al dressage: ma ho avuto la fortuna di trovare il cavallo giusto al momento giusto e devo riconoscere che l’Olimpiade di Londra l’ha fatta più lui di me… Adesso è diverso perché ci sono stati questi anni di mezzo, fatti di lavoro, sacrifici, impegno, crescita, e dunque le aspettative sono più alte, quindi anche la tensione. E soprattutto di impegno con un cavallo diverso: Muggel ha cominciato a sei anni, adesso è molto maturato e ha raggiunto una continuità di rendimento molto consistente”. Parole che si sono rivelate profetiche, se si considera la qualità del lavoro espresso oggi sul rettangolo del Deodoro Equestrian Centre dal nostro binomio.
E che dire della formidabile Silvia Veratti? Amazzone che prima del suo incidente montava a cavallo con una veemenza e determinazione quasi infuocate, per poi probabilmente arrivare a una maturazione consapevole e ragionata e quindi a una lucidità di ragionamento e prospettive ammirevole, come conferma la risposta data a Cavallo Magazine quando, prima della partenza per il Brasile, le venne chiesto un pronostico circa la sua prestazione: “Sinceramente preferirei dire niente. Perché è tutto molto difficile, stiamo lavorando. Io sono contenta, il mio cavallo sta andando molto bene, ma da qui ad avere aspettative ce ne passa. Le aspettative sono quella cosa che poi genera delusione, quindi meglio non averne troppe. Per adesso non voglio spingere lo sguardo e il pensiero troppo avanti, sono ancora in fase di lavoro e di preparazione. Mi concentro su questo”. E’ bello rileggere queste parole oggi, perché oggi Silvia Veratti e Zadok hanno fatto una ripresa meravigliosa come conferma il 69.441% che li ha portati al 6° posto della classifica.
Il Team Test del Grado 2 ha visto al 1° posto la britannica Natasha Baker su Cabral con il 71.882%, davanti all’olandese Demi Vermeulen su Burberry con il 71.824% e al tedesco Steffen Zeibig su Feel Good con il 71.529%. La classifica a squadre vede al comando la Gran Bretagna con il 225.884%, 2° posto per la Germania con il 218.602%, 3° posto per l’Olanda con il 215.558%; la squadra azzurra si trova come detto in nona posizione con il 208.500%. Adesso però siamo solo a metà del cammino: la classifica finale per la squadra verrà stilata venerdì 15 settembre dopo che tutti e tre i nostri binomi avranno portato a termine l’Individual Test, prova valida anche per la graduatoria individuale.
Detto ciò, quel che è fatto è fatto e indietro non si torna: ma il rimpianto per l’esclusione (forzata) di Sara Morganti e Royal Delight in effetti è… qualcosa di più di un semplice rimpianto. E oggi, mentre si parla di gare, punteggi, piazzamenti e classifiche, il pensiero non può che andare alla nostra amazzone il cui sorriso è bello e radioso più che mai, ma che dentro sé stessa deve provare un dolore e una delusione difficilmente immaginabili. Forse serve a poco, ma… forza Sara, forza azzurri!
I LINK UTILI PER CLASSIFICHE, ORDINI DI PARTENZA, RISULTATI
https://www.rio2016.com/en/paralympics/equestrian-schedule-and-results
http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/speciali/paralimpiadi/rio-2016/live.shtml