Miami, aprile 2016 – Sembra un segno del destino: la squadra vincitrice della prima tappa della Global Champions League 2016 è quella denominata Valkenswaard United… Come si sa, Valkenswaard è la località olandese dove c’è la meravigliosa base operativa di Jan Tops, l’uomo che creato il Global Champions Tour e adesso anche la Global Champions League. Quest’ultimo format agonistico ha preso vita proprio oggi a Miami con la disputa della prima delle quindici tappe previste dal calendario del circuito: dodici squadre internazionali – in senso letterale: cioè formate da amazzoni e cavalieri non necessariamente della stessa nazionalità – composte da quattro o cinque membri ciascuna più un team manager e un proprietario (il denaro gioca un ruolo non secondario nell’intero progetto), con la possibilità di vivere una ‘finestra di mercato’ nel mese di luglio durante la quale ci potrà essere il trasferimento di massimo un cavaliere per ciascuna squadra. In ogni tappa le squadre si affrontano con due binomi ciascuna. Il regolamento è molto semplice: prima manche con somma di penalità e tempi dei due binomi, le prime otto squadre accedono alla seconda manche, classifica finale data dalla somma delle penalità delle due manche e dalla somma dei tempi della sola seconda manche (e se vi dovesse essere parità per il primo posto barrage). Montepremi ovviamente ghiotto: nel 2016 ciascuna tappa sarà dotata di 200 mila euro dei quali 60 mila per la squadra che vince, 40 mila per la seconda, 26 mila per la terza e via via a scendere. La classifica generale sarà determinata dalla somma dei punti che ciascuna squadra guadagnerà nel corso della stagione. Il montepremi totale dedicato alla Global Champions League per il 2016 sarà di ben 4 milioni e mezzo di euro: perché naturalmente oltre alla borsa di tappa ci sarà poi anche il montepremi… finalissimo. Tutto ciò detto, veniamo alla gara di oggi: vittoria della Valkenswaard United, dunque, che ha messo in campo John Whitaker su Lord of Arabia e Bertram Allen su Quiet Easy (e che però conta anche sul nostro Alberto Zorzi, su Emily Moffitt ed Eduardo Menezes) i quali hanno chiuso le due manches con le sole 4 penalità di Allen nella seconda. Aveva detto Whitaker prima del debutto della gara: “La strategia mia e di Bertram? Molto semplice: non far cadere barriere e andare il più veloce possibile… !”. Obiettivo centrato. Secondo posto per Antwerp Diamonds con Audrey Coulter su Alex e Harrie Smolders su Bokai, anche loro con 4 penalità ma molto meno veloci della coppia regina.
10 aprile 2016
La classifica della prima tappa della Global Champions League: