Verona, aprile 2015 – Il 30 aprile ricorre l’anniversario della carica di Pastrengo, quella che i Carabinieri del 4° Reggimento a cavallo ricordano ogni volta nel loro splendido Carosello Storico: oggi la cerimonia che si terrà nel comune veronese è “…prevista in forma ridotta, in linea con le attuali esigenze di contenimento delle spese, garantirà comunque la solennità dell’occasione, nel ricordo dell’eroico episodio che vide i carabinieri a cavallo caricare gli austriaci per permettere al Re di mettersi in salvo” – quindi niente cavalli e nessuna carica sul luogo della famosa battaglia.
Nel caso non ricordaste questo particolare episodio del nostro Risorgimento (e non aveste le idde chiare sulla genesi del Carosello dei Carabinieri), vi aiutiamo con un piccolo bignamino: il 30 aprile del 1848 Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, avanzava nei pressi del paese di Pastrengo protetto da alcuni carabinieri della sua scorta. Improvvisamente venne a trovarsi sotto il tiro degli austriaci.
Il maggiore Alessandro Negri di Sanfront, che doveva proteggerlo, caricò il nemico alla testa di tre squadroni di Carabinieri Reali. Gli austriaci ripiegarono, Carlo Alberto si salvò e i piemontesi vinsero la battaglia. Nel 1883, in occasione delle nozze tra Tommaso di Savoia-Genova e Isabella di Baviera venne organizzato un Carosello per rievocare quell’episodio: i militari seguirono le loro evoluzioni nel campo di Piazza di Siena a Roma, ancora oggi teatro d’elezione del Gruppo Squadroni.
Sempre a Piazza di Siena il 9 luglio del 1933 si svolse il primo Carosello Storico dei Carabinieri: ogni formazione vestiva una diversa uniforme storica dell’Arma. Il Carosello in formazione completa è composta da due squadroni di 48 binomi ognuno più i 25 della fanfara, agli ordini dal comandante del 4° Reggimento; la formazione ridotta è di 24 binomi per squadrone, guidati del comandante Gruppo Squadroni. L’alfiere è l’ufficiale più giovane e porta la bandiera di guerra del Reggimento, mentre il luogotenente più anziano porta la colonnella, che è il segno di appartanenenza al reparto. Il comandante del Gruppo Squadroni è l’erede storico del maggiore Negri di Sanfort.
30 aprile 2015