Roma, maggio 2015 – Oggi conferenza stampa con il team azzurro a Piazza di Siena. Atmosfera di grande fiducia, di ottimismo, di allegria anche. I nostri cavalieri e i nostri tecnici sono perfettamente consapevoli di tutto: di quale sia il livello della concorrenza, di quale sia il nostro stato di forma, di quali siano ragionevolmente le nostre possibilità e le nostre difficoltà… Loro lo sanno: sono in giro per l’Europa quasi ogni fine settimana, del resto, come potrebbero non sapere? Quindi è bello ascoltare le loro parole e vedere le loro espressioni: sia quelle dei veterani, sia quelle degli esordienti. Ecco le voci azzurre.
Il presidente della Fise, Vittorio Orlandi, il quale reputa che il terreno sul quale si salterà rappresenti un fiore all’occhiello per Piazza di Siena: “Il terreno è un motivo fondamentale per avere qui le migliori squadre del mondo e questo ci gratifica. Ci sono in giro concorsi altrettanto di levatura ma con il campo in erba, e visto che alle Olimpiadi di Rio de Janeiro si gareggia sulla sabbia direi che tutti i concorrenti qui si troveranno al top per saggiare la loro condizione e quella dei cavalli in vista dell’appuntamento olimpico. Poi, ma non secondo, c’è tutto il resto: Roma, il fascino di Piazza di Siena, lo spettacolo e una organizzazione che non è seconda a nessuno. Anzi. La squadra sta bene, spero ma credo che il team manager Roberto Arioldi abbia selezionato il meglio che c’è in circolazione. A tutti i ragazzi, quelli esperti e quelli meno, posso solo raccomandare di stare sereni, concentrati e di dare il massimo fino all’ultimo ostacolo. Se mi permettete una battuta vi dico che avevamo preparato il terreno per la pioggia e invece splende un bel sole. Va bene, diciamo allora che meglio di così… !”.
Il Team Manager Roberto Arioldi è già calato nel clima gara, nel clima Coppa delle Nazioni: “Ho un gruppo competitivo e non mi riferisco solo ai cinque prescelti per la Coppa delle Nazioni, Emanuele Gaudiano, Bruno Chimirri, Emilio Bicocchi, Lorenzo De Luca e Piergiorgio Bucci. E domani sera dopo il sorteggio alle 18.30 la scelta dei quattro. Tutti gli altri componenti sono in buone condizioni e mi spingo a dire questo perché sono i risultati finora ottenuti in giro per l’Europa a confermarcelo. Poi è chiaro che ci sono gli avversari. E che avversari. Qui c’è il meglio in assoluto. Dobbiamo combattere e questo i ragazzi lo sanno. Non mi nascondo, quando dico che abbiamo delle chances intendo che possiamo puntare a delle vittorie. Ci proviamo”.
Bruno Chimirri ci scherza su: “Piazza di Siena è sempre un palcoscenico unico. Bello essere in squadra, un po’ meno… con questi compagni. No no, scherzo, siamo tutti caricati e ne parliamo tra di noi. Lo spirito di squadra è il nostro marchio Made in Italy. Io? La mia crescita è stata costante e questo ha convinto Arioldi a convocarmi. Tower Mouche è cresciuto con me”.
Piergiorgio Bucci va sul concreto: “Vengo da ottimi risultati e la migliore medicina per arrivare qui gasati è vincere. Io ci sono, Casallo Z pure. L’ho visto benissimo, farà una gran figura”.
Ottimismo anche per Lorenzo De Luca: “Ho lavorato al caldo della Florida e tutti i miei cavalli sono cresciuti. Ora non resta che mettere in pratica quello che abbiamo studiato e fatto per migliorarci. Monterò Ensor de Litrange che mi dà una gran fiducia”.
Sullo stesso concetto punta Emilio Bicocchi, il titolo italiano vinto ad Arezzo gli ha dato fiducia: “Sì, perché in queste gare conta la continuità. Con Ares c’è armonia perfetta”.
Emanuele Gaudiano è la nostra stella. L’intervento alla clavicola è solo un ricordo di una piccola cicatrice: “Sto bene. Il passo falso al concorso di Madrid è il passato, anche se farò tesoro di quei due ostacoli che hanno compromesso la mia prova. Tutta colpa mia. A Piazza di Siena non è mai una passeggiata e inoltre la concorrenza quest’anno è terribile. Il top del top con vista Rio. Ma come spesso accade affrontare le super potenze ti dà una carica particolare, una voglia di dire ‘ci sono pure io’. E’ proprio quello che anima me e i compagni. E mi auguro anche il mio Caspar. Ma su di lui punto a occhi chiusi”.
Chi guarderà con ammirazione la coppa delle Nazioni sarà sicuramente Guido Franchi. Il ragazzino di 17 anni sul quale Arioldi ha già pubblicamente detto di credere molto per il futuro, ma, chissà, anche per il presente: “Lusingato da queste attenzioni, ma la strada è lunga. Io intanto continuo a lavorare con il mio istruttore, che poi è mio padre Andrea, nella nostra scuderia Casa Bassa a Siena e non penso ad altro. Mi sveglio su un cavallo e la mia giornata è tutta qui. Studio privatamente e non ho altre passioni. Nessuna. La mia vita oggi è il cavallo. Dove voglio arrivare? Intanto già essere qui a Piazza di Siena è un sogno, una tappa che dispensa orgoglio per chi pratica questa disciplina, poi è chiaro che l’Olimpiade è il sogno di ogni atleta”. Avrà pensato a Roma 2024 Guido?
Dal più giovane al veterano Filippo Moyersoen, cavaliere dotato di una esperienza incredibile. A 62 anni da compiere ad agosto un concentrato di passione e voglia di mettere dietro gli avversari: “Mi diverto. Sto bene e poi come si fa a resistere a Piazza di Siena? Non ricordo neppure quante ne ho fatte ma di una cosa sono certo, la prima è stata nel 1978. Questo concorso cresce di edizione in edizione a livello tecnico e organizzativo. Trovare falle è dura. Vi basta per capire perché qui non voglio mai mancare?”.
In un Paese dove ancora si parla di quote rosa, Piazza di Siena non si sottrae. Matilde Giorgia Bianchi debutta sull’ovale romano a 22 anni e con un biglietto da visita niente male. “Ma sì, dai. Ho piazzato un doppio netto nello Csio di Drammen vinto proprio dall’Italia. Ho una cavalla di 15 anni ma in strepitosa condizione, vorrei fare il Gran Premio, poi un cavallo veloce per le gare più piccole. Ora intanto mi godo questa atmosfera. Unica. Qui si impara guardando”.
Giulia Martinengo Marquet è agguerrita: “Ho acquistato recentemente due cavalli. E’ un gran bel momento per me, al concorso di Mannheim ho trovato le risposte che cercavo e qui punto a qualcosa di buono. Diciamo piazzamenti ma insomma… mai porsi limiti”.
25 maggio 2016