Bergamo, 29 gennaio 2018 – L’articolo lo abbiamo letto sul Corriere della Sera ieri, su un Frecciabianca che correva da Modena a Milano: parla della prima giornata dopo l’incidente di Lucrezia Marinoni, liceale 18enne che si trovava sul treno deragliato a Pioltello che ha ucciso sua madre altre due persone.
Lucrezia è appassionata di equitazione e la prima cosa che ha fatto dopo la tragedia è stata tornare dal suo cavallo, Second to None: perché prendersi cura di lui la richiama alla vita, alle cose che è possibile fare per rendere migliore il mondo nonostante tutto.
Anche la mamma, Pierangela Tadini, era sempre con lei tra maneggio e cavalli: tornare lì, dove tutte e due passavano insieme momenti felici sarà un modo per starle ancora vicina.
Lucrezia e Pierangela erano in piedi e vicine al momento dell’incidente: la ragazza si è salvata grazie allo zaino dei libri il cui spessore ha impedito alle lamiere di raggiungerla.
Nell’incidente di giovedì 25 gennaio scorso sono rimaste uccise tre persone e ferite altre 46: si indaga su una manutenzione anomala delle rotaie, la cui stabilità era stata demandata ad uno spessore di legno inserito tra queste ultime e la massicciata.