PISA, lulgio 2016 – Parco, Tenuta e ippodromo hanno vinto anche stavolta e San Rossore ha compiuto un ulteriore passo per essere considerato a tutti gli effetti il luogo migliore per ospitare un grande evento internazionale legato ai cavalli. Il primo round di Toscana Endurance Lifestyle 2016, andato in scena lo scorso fine settimana, ha riaffermato e accresciuto un dato emerso già lo scorso anno, esaltando ulteriormente le storiche vocazioni di un territorio unico per nobilitare il rapporto fra uomini, cavalli e ambiente. A darne conferma sono stati il numero record di cavalieri arrivati da ogni parte del mondo e il gran numero di spettatori che ha approfittato dell’occasione per fruire della bellezza di questo autentico polmone verde. Tanta gente all’ippodromo, a seguire le fasi salienti delle quattro prove in programma, e tanta gente anche lungo le strade del parco ad applaudire il passaggio di cavalli e cavalieri. In tutto si stima che sono stati oltre cinquemila gli spettatori del primo dei quattro appuntamenti in calendario fino all’11 settembre.
I grandi protagonisti sono stati anche stavolta cavalli, amazzoni e cavalieri, che hanno interpretato il percorso i San Rossore per esprimersi al massimo livello. Prova ne siano le medie fatte registrare dai binomi che hanno portato a termine le gare: i 22,090 km/h con cui l’emiratino Sheikh Hamed Dalmook Al Maktoum ha vinto la prova sui 160 chilometri rappresentano una delle più alte a livello europeo, senza che ciò sia andato a compromettere la salute e il benessere dei cavalli, tutelati dall’attenzione e dal rigore con cui la commissione veterinaria ha gestito le delicate fasi dei controlli. A concludere le gare è stato il 51,4% degli iscritti, dato comunque superiore alla media, proprio per lo scrupolo con cui il panel internazionale di veterinari impegnato a San Rossore ha valutato ogni minima defaillance accusata dai cavalli.
Altrettanto importante è il bilancio da stilare in riferimento a ciò che Toscana Endurance Lifestyle 2016 ha rappresentato per San Rossore, in termini di valorizzazione di un patrimonio ambientale assoluto. Le tante persone che nel fine settimana hanno frequentato il Parco hanno avuto infatti la possibilità di scoprirne anche angoli finora poco apprezzati, grazie alla cura con cui è stato disegnato il percorso, per esaltare il quale sono stati restituiti alla fruizione generale anche angoli meno conosciuti, nel completo rispetto dell’ecosistema.
Dati di fatto di non poco conto, questi, che rappresentano una base solida sulla quale sviluppare il resto del programma dell’evento, che tornerà il prossimo fine settimana con il secondo dei quattro round previsti. Venerdì e sabato l’endurance di alto livello internazionale sarà di nuovo a San Rossore con cinque gare, la più importante delle quali sarà quella sui 120 chilometri riservata alle amazzoni. Donne protagoniste, dunque, in uno sport che le vede da sempre nei piani alti delle classifiche: attuale leader del ranking mondiale è la spagnola Maria Alvarez Ponton e non più tardi di pochi giorni fa, proprio a San Rossore, è stata la sedicenne Costanza Laliscia a vincere il campionato italiano assoluto.
Comunicato Stampa Sistema Eventi – Paolo Manili