Bologna, ottobre 2015 – Il tempo passa per tutti, purtroppo, ma le gesta sportive di Quito de Baussy lo faranno rimanere vivo per sempre nei cuori e negli occhi e nelle menti di chi ama lo sport equestre e il salto ostacoli. Un cavallo a suo modo storico anche da vivo, anche da giovane: per aver condotto alla vittoria di un Campionato del Mondo il suo cavaliere e allevatore, Eric Navet, in occasione della prima edizione dei World Equestrian Games, quella di Stoccolma 1990. Un mondiale al quale Quito de Baussy arrivava da riserva, salvo poi giocare un ruolo di assoluto primo piano a seguito dell’infortunio di uno dei quattro cavalli titolari, La Bellettière di Hervé Godignon. Oro a squadre, oro individuale: un trionfo, anche se la medaglia individuale Navet l’ha conquistata nella finale con lo scambio dei cavalli (e che cavalli: Milton, Gem Twist e Morgat… !!!) prima della quale con Quito si trovava al terzo posto. Un titolo mondiale certo ha un prestigio indiscutibile, ma da un punto di vista prettamente tecnico ha forse più valore il successo ottenuto da Quito l’anno seguente, il 1991, quando a La Baule si è laureato campione d’Europa: perché lì (in casa, tra l’altro, davanti al suo pubblico letteralmente impazzito) ha portato a termine la gara sempre in testa, arrivando all’oro individuale in modo perentorio e indiscutibile. Dando così un valore aggiunto ulteriore all’impresa di Stoccolma. Quito de Baussy a partire da Stoccolma 1990 ha fatto poi sempre parte della squadra francese nei campionati internazionali fino al 1994 compreso, e vincendo sempre una medaglia: due ori a Stoccolma, oro individuale a La Baule, bronzo a squadre alle Olimpiadi di Barcellona 1992, bronzo a squadre nel Campionato d’Europa di Gijon 1993, argento a squadre nel Campionato del Mondo di L’Aia 1994. Vincendone sei in cinque anni, Quito de Baussy è il cavallo francese che ha conquistato il maggior numero di medaglie nella storia del salto ostacoli. Basterebbe questo per renderlo eterno nella galleria dei grandissimi. Quito de Baussy è nato nel 1982 nell’allevamento di casa Navet, figlio di Jalisco B e di Urgande (una figlia di Prince du Cy). Stallone, ha prodotto una grande quantità di figli, anche se manca tra di loro il grande campione: come invece è accaduto al suo mezzo fratello Quidam de Revel (anche lui nato nel 1982 da Jalisco B), padre di una sfornata di fuoriclasse assoluti. Ma non importa: la grandezza di Quito de Baussy è intoccata, chiara e potente come le sue falcate di galoppo, da ammirare come quei suoi salti plastici e forti, eterna come la storia di un cavallo che ha reso grandissimo il suo già grande cavaliere. Quito de Baussy ci ha lasciato, ma noi continueremo a vederlo.
7 ottobre 2015