Caserta, 12 agosto 2020 – Una di quelle cose che non vorremmo mai, mai che succedesse.
Un cavallo stramazza al suolo, e muore: è successo questa mattina poco dopo le 12.00 nel parco della Reggia di Caserta.
Dietro di lui ancora la carrozza a cui era attaccato: attorno gente che indica chissà cosa, magari erano i turisti che avevano pagato la sua corsa.
Davanti una volante della Polizia, gli agenti potranno fare poco per lui.
Alcuni testimoni lo avevano visto partire: gente di cavalli che era lì vicino per visitare la Reggia, lo hanno visto stanco e provato e hanno pensato “Non ce la può fare”, lui dopo pochi metri è stramazzato a terra.
C’è un caldo torrido oggi a Caserta, ilMeteo.it dichiara una temperatura locale di 33,7° ma accanto c’è il valore percepito: 36°, con tanto di segnale di “Attenzione: caldo intenso”.
Per tutti, caldo intenso.
Per i turisti ma anche per i cavalli.
Perché il lavoro sì, va benissimo: ma regolato secondo le esigenze del benessere dell’animale, altrimenti si diventa semplicemente degli aguzzini.
Dopo pochi minuti il corpo del cavallo morto è stato coperto da un lenzuolo: così ai turisti che passavano col bus è stato risparmiato il triste spettacolo.
Un po’ d’ombra finalmente avrebbe pensato quel povero cavallo, se fosse stato ancora vivo.
Perché loro sono sempre pronti a perdonarci tutto, a vedere il buono in tutto quello che facciamo, a metterci tutto il loro impegno per fare il lavoro che gli chiediamo.
Come stava certamente facendo questo povero cavallo stramazzato a terra verso mezzogiorno nei giardini della Reggia di Caserta, in una giornata torrida di metà agosto.
Ci vogliono le giuste regole, ci vuole rispetto, ci vuole cuore, ci vuole buon senso se si vogliono fare lavorare i cavalli: altrimenti saremo costretti a dare ragione a quelli che vogliono proibire, tout court.
Ma quali sono le regole a Caserta?
Citiamo dal regolamento comunale:
“I cavalli idonei al lavoro di trazione di vetture pubbliche non possono lavorare più di sei ore al giorno ed hanno diritto a delle pause adeguate di riposo tra un tragitto e l’altro (in estate da svolgersi all’ombra) ed i conduttori devono provvedere ad abbeverarli regolarmente. Dal 1° giugno al 15 settembre è vietato far lavorare i cavalli dalle ore 13,00 alle ore 16,00”.
Quindi (tralasciando la mancanza di riferimento a temperature minime e massime oggettive) a quel povero cavallo mancavano solo pochi minuti per terminare la giornata di fatica: ma non ce l’ha fatta, è morto con tutti i finimenti addosso.
Sul lavoro.
Era un bel cavallo sauro, ben tenuto e lucido: si vede bene in altre immagini che non abbiamo condiviso perché troppo crude.
Di fianco a lui il suo guidatore. camicia bianca e cravattino nero, ordinato come il suo cavallo.
Ci vogliono regole diverse, magari che tengano conto delle temperature a cui i cavalli devono lavorare e del rapporto peso cavallo/peso carrozza?
Comune di Caserta, se ci sei batti un colpo.
Qui la conferma della notizia