Bologna, 17 agosto 2015 – “Un’emozione esagerata. Essere qua -ndr Aachen GER – e vincere due medaglie d’Oro è qualcosa di spettacolare. Volevo ringraziare tutti a casa, il team, il coach, lo staff, la Fise che mi ha dato la possibilità di partecipare qui – ndr al Campioanto Europeo – e il Presidente che era presente ad applaudirci. È stato davvero bellissimo.” queste sono le dichiarazioni di Giovanni Masi de Vargas dopo la vittoria individuale del Campionato Europeo di Reining 2015 di Aachen (GER).
Giovanni Masi de Vargas, classe 1993, era il più giovane della compagine continentale dell’arena di Aachen. Il reiner azzurro con i suoi 22 anni è al quarto oro europeo consecutivo del 2015, con una bacheca di medaglie che conta in totale nove medaglie Fei per le categorie Junior, Young Rider e ora Senior. Dopo aver fatto parte del team Italia vincitore della medaglia d’oro a squadre Masi de Vargas in sella a Dance Little Spook, Quarter Horse femmina sauro bruciato del 2008 figlia di Smart Spook e Sailor Dance di proprietà della scuderia italiana Quarter Dream, ha replicato la sua performance anche a livello individuale con lo score di 222.00, plauso dei giudici che lo ha incoronato campione Europeo individuale. “Abbiamo superato i tedeschi in casa – ha detto il neo Campone Europeo Giovanni Masi de Vargas – e questa è una grande soddisfazione. Non mi sarei mai aspettato di arrivare ad Aachen e potermi giocare alla pari con gli altri entrambi gli oro – ndr Italia medaglia d’oro a squadre venerdì scorso -. La mia cavalla è stata bravissima. Il tedesco prima di me – ndr Grischa Ludwig – ha fatto un’ottima prestazione. Ero l’ultimo dei partenti, ho solo pensato a dare il massimo, poi si spera sempre che basti per vincere… e questa volta è bastato davvero. Appena uscito dall’arena di gara mio padre – ndr Filippo Masi de Vargas il tecnico della nazionale azzurra di reining – mi ha subito abbracciato e poi siamo andati tutti a festeggiare al centro di Aachen. Dietro l’oro di oggi e di venerdì – ha aggiunto Masi de Vargas – non c’è il lavoro di quattro cinque persone, ma di un vero team, dal veterinario al fisioterapista, dalla psicologa al coach e poi ancora dai grooms ai familiari per arrivare a tutte le persone che ci hanno sostenuto da casa. Ecco – ha concluso Giovanni – è a tutti loro che voglio dedicare questa medaglia”.