Cremona, novembre 2015 – Conclusa tra giovedì 19 e venerdì 20 novembre la rassegna delle classi del Campionato Italiano FISE/IRHA per quanto riguarda le categorie Open. La Intermediate e la Limited si sono tenute class in class prima della finale Futurity 4 years old, mentre la finale del Campionato Open ha avuto luogo venerdì pomeriggio, prima del Futurity 3 years old Non Pro. 22 i binomi in lizza per la Intermediate Open, e tra questi ha afferrato il titolo italiano con un buon 216,5 quello composto da Roberto Prevosti e Heza Gunner, stallone classe 2007 figlio del pluridecorato Million Dollar Sire Gunner, con mamma Sliden Like a Winner (da Slide Me To The Bar), di proprietà di Liborio Nicotra. Roberto conosce bene questo soggetto, che è sotto la sua guida da tre anni e che con lui ha vinto il Derby Level 1, il Maturity nella stessa divisione e anche il campionato regionale: «È un compagno di gara fidato», afferma il trainer che guida la scuderia Grc Horses, di proprietà della moglie, Paola Corna, confessando però che prima di questa gara era un po’ più preoccupato rispetto al passato: «Dopo tre anni di intense competizioni ne ha risentito, e non è più tranquillo come i primi tempi che lo montavo. Ma devo dire che alla fine mi ha sorpreso, è stato veramente molto onesto. Ho provato a correre, a rischiare, e lui è ha subito risposto». Roberto non tarda a ringraziare il proprietario del cavallo, Liborio Nicotra: «È una persona speciale, un grande amico: sono contento di aver contribuito a regalargli quest’ altra bella soddisfazione». Un anno con il segno più per Roberto e Paola, che a Cremona già aveva trionfato nel Campionato Italiano Novice Horse Non Pro: «Non potevo far vincere solo lei», scherza Prevosti: «Una vittoria per uno…». La giovane e simpatica coppia ha dedicato le due medaglie d’oro al figlioletto Marcello. In piazza d’onore troviamo Alessandro Roasio, giovane trainer piemontese che ha presentato Elvis Bo Sun, castrone classe 2008 figlio di Bars Jacson Bo per Ima Smart Lil Thinker, da Smart Little Lena, di proprietà di Franco Rosso. Il binomio ha totalizzato un punteggio di 216. Curiosità: questo cavallo aveva già vinto il titolo italiano nella stessa categoria durante le finali del 2012, sotto la guida di Markus Schoeper.
Erano 22 anche i binomi che si sono sfidati nella finale del Campionato Italiano per la divisione Limited Open. A dominare la scena, con un distacco di ben cinque punti dal secondo classificato, è Andrea Bonadomane, che presentava Gb Jacs Bond di Mauro Rigamonti, castrone classe 2007 figlio di Gb Jac x Dr Bonds Bessie. Il giovane trainer e il suo compagno di gara hanno sbaragliato gli avversari, marcando un decisivo 216. «È un cavallo sorprendentemente intelligente… quasi umano», afferma Andrea, parlando della sua monta, con cui ha vissuto un anno intenso. «Ci siamo conosciuti nel settembre dell’anno scorso, e da subito ho pensato “Wow, questo sì che è un cavallo!”. Il mio sogno era portarlo alle gare FEI, e il proprietario mi ha detto subito “Perché no? Provaci!”. Così ci ho creduto, ho provato, ci siamo qualificati, ma purtroppo il giorno prima della gara prese una brutta storta. Così siamo dovuti tornare a casa: mi è mancato tantissimo il poter entrare in gara con lui ad Aachen… Prima ho pianto perché a causa dell’infortunio siamo rimasti fuori a fare il tifo per gli altri… Ma poi ho pianto di gioia per il loro grande successo!». Andrea parla poi del suo soggiorno negli Stati Uniti, e del suo percorso formativo come trainer professionista: «Andare negli States è quello che dovrebbero fare tutti gli addestratori, specialmente i giovani e gli emergenti come me. Là si impara a conoscere “come pensa il cavallo”, a conquistarlo e addestrarlo usando la testa, più che le mani o la forza. Siamo noi a dover parlare la loro lingua per farci capire, non viceversa». Con lo score di 211, Andrea si è piazzato anche in piazza d’onore della categoria con la sua seconda monta, BB One Miracled Gun( One Gun x ARC Chic O Please, da Chic Please), castrone paint classe 2009 di Mario Cortelletti. Ex aequo in questa posizione troviamo altri due binomi: Massimo Busbani con il suo morello Helluva Smart Chex (2009, da Helluva Chex x Cr Smart Hope), e Davide Nicolini con la femmina Pc Galina Rooster (Ricochet Rooster x Lady Skinsall), che ricordiamo IRHA Futurity 2013 Level 4 Non Pro Champion sotto la guida di Manuel Cortesi. Con un bellissimo 214,5 è Pierluigi Fabbri, in sella a Broadway Jaba, (stallone sauro classe 2003 da Rs Little Red Jaba x Tuff Lady Boss), a laurearsi FISE/IRHA Open Italian Champion, davanti ad altri 11 finalisti. Il trainer romagnolo, veterano delle competizioni, a Cremona conduce una maratona agonistica di successo: in attesa della Finale di Sabato, è già Futurity 3 years old Open Futurity go-round leader (ex aequo); descrive così il suo rapporto con “Jaba”, che appartiene all’Azienda Agricola Piero Pollarini e insieme al quale gareggia con successo ormai da molti anni: «È sicuramente un cavallo di grande cuore, anche se sia stasera che nei giorni passati era molto, molto stanco. Dopo i Campionati Europei di Aachen (dove insieme al team Italy ha guadagnato la medaglia d’oro, ndr) ero dell’idea di non portarlo qui a Cremona: ha già 13 anni, ha fatto tutto ciò che c’era da fare, vincendo tutto quello che poteva vincere, e non deve dimostrare più nulla a nessuno. Volevo lasciarlo riposare. Ma alla fine abbiamo deciso, insieme al proprietario, di provarci ancora una volta: e nonostante non abbiamo raggiunto chissà quale punteggio, è andata bene… Significa che lui ha sempre qualcosa in più da darti!». Pierluigi racconta anche l’inizio, non facile, del suo rapporto con Jaba: «Era un po’ “vigliacco”… Molto ansioso, estremamente permaloso: come tutti i discendenti di Genuine Redskin, non è mai stato un cavallo facilissimo. Ma una volta trovato il nostro feeling, si è sempre concesso completamente, dando il massimo in ogni occasione per tutti questi 11 anni in cui abbiamo lavorato e gareggiato insieme». Fabbri rievoce il suo debutto con Broadway Jaba al Futurity, dove il binomio si piazzò Reserve Champion: «Insieme a quello degli Europei di Aachen la scorsa estate. è il ricordo più bello che ho di lui:. era stata una finale strepitosa».
Al secondo posto pari merito, con punteggio 213,5, troviamo Andrea Manucci con il suo castrone Lmc Im Topsail Dunit (classe 2006, da Im A Topsail Cody x Daisy Dun It), e Davide Brighenti il sella a Ab Peppy Diamond, stallone baio classe 2009 (Ot Taris San Peppy x Mare Made).
Fonte: NRHA/IRHA Futurity Media Partners