Bologna, agosto 2016 – Non hanno la stessa influenza diretta sulle sorti della competizione come i loro colleghi del dressage, tuttavia il loro ruolo è ugualmente delicato e fondamentale. Gli ufficiali di gara di una grande prova internazionale come quella olimpica devono essere persone della massima competenza e della massima preparazione per poter affrontare e risolvere qualunque possibile problema che si presenti alla loro attenzione. Perché se e quando un problema si presenta è necessario poter contare su certezza, autorevolezza, rapidità: caratteristiche in assenza delle quali i rischi sono notevoli. Da questo punto di vista la giuria della gara olimpica di salto ostacoli a Rio de Janeiro offre le migliori garanzie: il presidente è il tedesco Stephan Ellenbruch, persona di grande spicco a livello internazionale che ricopre l’identico ruolo in occasione di alcuni tra i più importanti e prestigiosi concorsi ippici del mondo tra i quali quello di Aquisgrana; il collegio giudicante si compone inoltre della brasiliana Elaine Zander, dello statunitense David Distler, dello svizzero Alfred Boll e del giapponese Kazuya Hirayama. Ma la giuria non è ovviamente l’unico organo fondamentale nel lavoro che si svolge per così dire dietro le quinte; un compito altrettanto determinante – se non il più determinante a tutti gli effetti – è quello del direttore di campo: la costruzione degli ostacoli, lo sviluppo dei tracciati, la combinazione delle difficoltà sono gli elementi che determinano il senso e la difficoltà di ciascun percorso. Il direttore di campo incide sull’esito agonistico in modo davvero preponderante, facile dunque comprenderne l’importanza. A Rio de Janeiro lo chef de piste sarà il brasiliano Guilherme Jorge Nogueira: e sarà lui non perché brasiliano, ma perché professionista di prestigiosissimo curriculum internazionale con all’attivo un’infinità di Csi, Csio e campionati internazionali. Al suo fianco nel ruolo di delegato tecnico della Fei (la persona cioè che controlla e sovrintende a tutte le operazioni che si svolgono nel campo di gara) ci sarà lo spagnolo Santiago Varela Ullastres, a sua volta direttore di campo di alto livello. Altra squadra fondamentale per le sorti di una gara di salto ostacoli è quella degli Steward, guidata dal venezuelano Cesar Hirsch che svolge le funzioni sia di Chief Steward generale per gli sport equestri sia nel particolare per il salto ostacoli: si compone della svedese Maria Hernek, dello statunitense Eric Straus, del giapponese Shigeru Hashimoto e dell’irlandese Kate Horgan. Il loro compito consiste nel sorvegliare, coordinare e controllare tutto quello che accade nell’area di concorso all’esterno del campo ostacoli: dunque scuderie, campi prova, campi di allenamento, corridoi di accesso… Un ruolo faticosissimo e di altissima responsabilità. E che dire della commissione veterinaria? Il presidente è il brasiliano Thomas Wolff, assistito dall’australiana Kirsten Neil e dal messicano Sergio Salinas; due medici veterinari saranno addetti alla termografia: il tedesco Gerit Matthesen e la statunitense Tracy Turner. Il delegato veterinario ‘straniero’ è il britannico Tim Randle, mentre i veterinari deputati al controllo antidoping sono il britannico Colin Roberts e l’ungherese Miklos Jarmy. La commissione d’appello, infine, cioè l’organo deputato a valutare eventuali controversie e reclami sollevati da concorrenti e dai loro capi équipe nei confronti di situazioni di gara è presieduta dal francese Pierre Ketterer e si compone della colombiana Yolanda Matallana e del belga Freddy Smeets. Infine, facendo tutti gli scongiuri possibili e immaginabili, e augurandoci che lui e la sua squadra rimangano del tutto inoperosi, il capo del servizio medico: è il britannico Peter Whitehead.
12 agosto 2016