Bologna, agosto 2016 – E’ andata male. Molto peggio di quanto si potesse perfino prevedere nella peggiore delle ipotesi. E diciamo subito che questa débacle prima di tutto tormenterà il povero Emanuele Gaudiano, che per quanto freddo e maturo e consapevole non potrà certo accettarla a cuor leggero. Oggi in sella a Caspar il nostro cavaliere è uscito dal campo ostacoli del Deodoro Equestrian Centre con un fardello di ben 27 penalità tra ostacoli e tempo. Ma va detto chiaramente che tutto è cominciato (e poi probabilmente dovuto) sulla riviera: così adesso sarà chiaro a tutti cosa voglia dire partecipare a un grande campionato internazionale con un cavallo che sull’ostacolo d’acqua non offre il cento per centro delle garanzie. Ineccepibile fino alla riviera, Caspar già da lontano si è messo indietro, tanto che Gaudiano ha dovuto aggredirlo nelle ultime falcate di galoppo con una energia inusitata: ne è venuto fuori un salto bruttissimo, alto, bloccato, con la ricezione in piena acqua. Da lì è finito praticamente tutto: Caspar si è evidentemente intimidito perdendo cuore, Gaudiano ha dovuto motivarlo al massimo con tutte azioni possibili, perfino un leggero tocco di frusta avvicinando la gabbia largo-dritto: sul largo il cavallo è andato in alto senza più coraggio e forza, si è ricevuto lontanissimo dal dritto di uscita e senza più la distanza giusta ne è venuto fuori un rifiuto davvero mortificante per un binomio il cui rendimento ‘normale’ non è certo questo. Il successivo passaggio sulla stessa combinazione è stato poi perfino più avvilente, con Gaudiano che ha letteralmente mandato al di là degli ostacoli un cavallo con il quale si era evidentemente interrotto qualunque tipo di intesa e dialogo. E sono venuti altri tre errori: due sugli elementi di quella gabbia e uno sull’ostacolo successivo. Non doveva andare così, proprio no: Gaudiano non meritava tutto questo davanti agli occhi degli spettatori del Deodoro Equestrian Centre e del pubblico televisivo. Adesso bisogna riprendere tranquillità e calma e soprattutto serenità e morale. E far tesoro dell’esperienza vissuta, per quanto negativa e dolorosa. Dei problemi di Caspar sulla riviera il primo a esserne consapevole è proprio Gaudiano: che infatti in primavera sosteneva che con i grandi concorsi all’aperto si sarebbe chiarita la situazione. E in effetti tutto lasciava supporre che il problema-acqua fosse superato: ma la storia (anche) dimostra che grandi difficoltà sulla riviera i cavalli difficilmente le archiviano come mai esistite. Caspar oggi l’ha dimostrato, purtroppo. “Che dopo la riviera le cose siano radicalmente cambiate”, commenta il selezionatore azzurro Roberto Arioldi, “lo dimostra proprio la vicenda vissuta su quella gabbia: di solito Caspar fa quasi fatica a stare dentro le gabbie, invece oggi sembrava che quella distanza per lui fosse un mare… ”.
14 agosto 2016