Roma, maggio 2015 – Henrik von Eckermann ha vinto oggi pomeriggio il Gran Premio Loro Piana Città di Roma a Piazza di Siena. In sella a Cantinero, il cavaliere svedese ha chiuso le due manches senza errori agli ostacoli ma con un punto di penalità sul tempo nella seconda frazione di gara. Una vittoria meritata ma che lascia molto spazio al rammarico per quanto accaduto a Giulia Martinengo Marquet su Fixdesign Funke van het Heike. La campionessa d’Italia infatti nel percorso della prima manche commetteva un errore sull’ostacolo meno errorabile dell’intero tracciato, vale a dire la triplice che era posta in una situazione di assoluta semplicità sia per ciò che riguarda l’avvicinamento sia la costruzione. Tant’è vero che sui cinquanta partenti solo due cavalli la toccavano facendo cadere la barriera più alta: Triple X della canadese Tiffany Foster e appunto Funke van het Heike. Un errore proprio veniale, un errore che non doveva esserci soprattutto considerando che tutte le vere difficoltà del tracciato il nostro binomio le aveva superate con una disinvoltura e con una bravura e con una capacità ammirevoli. Tra l’altro chiudendo con un tempo ottimo, migliore di quello di tutti i concorrenti che avevano chiuso a zero e con quattro penalità, cosa che avrebbe consentito un ingresso in campo nella seconda manche di assoluto privilegio. E non vale nemmeno pensare che von Eckermann nella seconda manche sia andato piano sapendo di avere la gara in pugno: perché dopo di lui ci sarebbero stati altri due concorrenti dei quali ovviamente lo svedese non poteva conoscere il risultato, quindi è ragionevole pensare che quel punto sul tempo massimo sia derivato non tanto da una precisa volontà quanto piuttosto dall’impossibilità di poter fare meglio. Dunque se quell’errore sulla triplice non ci fosse stato Giulia Martinengo Marquet avrebbe vinto il Gran Premio. Certo: con il senno di poi tutti siamo campioni olimpici. Ma qui non è questione di senno di poi: il punto è che se Giulia Martinengo Marquet e Funke van het Heike si mettessero a saltare quella triplice altre cento volte non riuscirebbero mai a far cadere quella barriera nemmeno volendo! Il rimpianto dunque è fortissimo perché non c’è stata alcuna situazione di superiorità nemmeno minima nei confronti della nostra amazzone né da parte del vincitore né da parte degli altri tre concorrenti che l’hanno preceduta, anzi: e chissà quando mai si ripresenterà l’occasione di poter vincere il Gran Premio Roma facendo l’unico doppio zero della gara… Comunque alla fine quello che purtroppo conta è il risultato finale: Henrik von Eckermann ha vinto con 0/1 davanti al campione del mondo Jeroen Dubbeldam (Olanda) su Zenith con 1/1, al 3° posto l’olandese Maikel van der Vleuten su VDL Groep Arera C con 1/2, 4° lo spagnolo Sergio Alvarez Moya su Quitador Rochelais con 4/0. L’unico altro azzurro approdato alla seconda manche – Filippo Moyersoen su Loro Piana Canada – si è classificato al 13° posto con 4/8.
24 maggio 2015