Bologna, 10 ottobre 2020 – È stato sottoposto ieri all’attenzione della task force europea istituita per le relazioni con la Gran Bretagna, nella persona del Capo Commissione Michel Barnier e al consigliere del Primo Ministro nonché capo dei negoziati da parte britannica Lord Frost, la proposta elaborata per garantire la circolazione degli equidi da e per il Regno Unito del post Brexit.
La proposta, che verte sull’equilibrio dei criteri sulla salute degli equidi tra la Gran Bretagna e il resto d’Europa, sull’emissione del passaporto digitale per facilitare i trasporti internazionali e garantire il più alto standard di benessere nonché sul costo zero in tema di tariffe per i passaggi tra i confini, è contenuta in un documento di 14 pagine, frutto del lavoro dell’International Horse Sports Confederation (IHSC), in collaborazione con i principali stakeholder del mondo dei cavalli e naturalmente con la Fei e l’International Federation of Horseracing Authorities.
In realtà, parte dei tre punti contenuti nel documento è già realtà di tutti i giorni tanto nel Regno Unito quanto nel resto dell’Europa. L’equilibrio sugli standard di benessere degli equidi per esempio è già perfettamente allineato e l’abbattimento dei costi dei passaggi di frontiere è già previsto per fattrici e stalloni e dovrebbe semplicemente essere quindi esteso anche a tutti gli altri soggetti non direttamente riconducibili all’allevamento.
In merito al passaporto digitale, costituirebbe sicuramente una svolta positiva che difficilmente dovrebbe incontrare veti in quanto sarebbe un formidabile strumento di tracciabilità di ogni singolo cavallo. E anche nel caso ci fossero cavilli burocratici avversi, si potrebbe adottare una sorta di ‘convenzione’ bilaterale.
Non ci resta che attendere quindi il lavoro dei tavoli politici.