Kamčatka (Russia), 6 giugno 2018 – Costa meno il mangime che la benzina! Deve essere stata questa l’intuizione di Mikhail Puckovskij, deputato regionale del partito “Russia giusta” che, nella penisola di Kamčatka, ha messo in atto una protesta singolare contro l’ascesa vertiginosa dei prezzi della benzina andando in parlamento a cavallo.
È l’Agenzia di stampa russa Kam 24 a raccontare la vicenda. Per dare manforte alle proteste di molti automobilisti, il deputato ha deciso di montare in sella, invece che salire in macchina, recandosi al Parlamento regionale con il suo cavallo Roket. Protesta che è continuata all’arrivo nel parcheggio parlamentare vista l’assenza di un punto idoneo per “parcheggiare” il proprio cavallo.
“I miei doveri di membro dell’Assemblea Legislativa del Territorio Kamchatka comprendono la mia presenza ad ogni seduta. Tenendo conto dei prezzi del carburante, della mia pensione e del prezzo del cibo per il mio cavallo, sono giunto alla conclusione che il mezzo più idoneo alle mie possibilità per recarmi al lavoro sia il mio castrone Rocket” ha dichiarato Mikhail Puckovskij in un documento ufficiale indirizzato al governatore.
Una protesta che è destinata ad andare avanti soprattutto perché il deputato considera troppo alto anche il costo dei mezzi pubblici: “In questo momento per la mia situazione il mio cavallo Rocket è la mia modalità di trasporto più conveniente. A lui devo solo cibo e attenzioni, nessun costo del biglietto, nessun rifornimento di carburante”.
Nella dichiarazione ufficiale sottoposta al governatore della regione, al presidente dell’Assemblea legislativa e capo della polizia stradale vi è la richiesta formale di fornire un apposito luogo per la sosta del cavallo nel palazzo del governo, punto da discutere nella sessione di consultazione di fine giugno.
L’azione del deputato russo è stata ripresa da tutti i principali media locali scatenando una grande risonanza anche sui Social Network.
Mikhail Puchkovsky è un membro dell’Assemblea legislativa su base non liberata e, dunque, non ottiene uno stipendio per il suo ufficio. Rifiutando il gesto dei suoi colleghi che, dopo aver fatto una colletta, gli avevano offerto un abbonamento mensile al bus, Puchkovsky vuole attirare l’attenzione sui problemi dei pensionati Kamchatka, molti dei quali, secondo lui, vivono sull’orlo della povertà.