Bruxelles, marzo 2015 – Lo scandalo delle lasagne alla carne di cavallo è scoppiato poco più di due anni fa: domani in Olanda parte il processo al grossista Willy Selten che, tra il 2011 e il 2013, avrebbe miscelato alla carne di manzo del ragout delle sue lasagne (poi commercializzate in tutta Europa da diverse aziende) 50.000 tonnellate di carne di cavallo.
Sull’etichetta del prodotto in questione però il ragout veniva dichiarato come bovino al 100%.
La truffa era stata scoperta nel 2013 da alcuni ispettori in Irlanda del Nord: non solo lasagne tra i prodotti contraffatti ma anche tortellini, hamburger e altre ricette che erano sì alla carne, ma senza precisazioni riguardo la sua provenienza e origine. La confezione riportava semplicemente che si trattasse di carne bovina al 100% ma era un falso, test e analisi si sono succeduti fino al ritiro dei lotti incriminati dagli scaffali e dai congelatori dei supermercati.
Grandi nomi dell’agro-alimentare hanno visto crollare le loro vendite d’un tratto, la frode ha vasta eco: il percorso della truffa si snoda tra Lussemburgo, Cipro, Francia, Romania e Olanda.
Le autorità sanitarie hanno sempre rassicurato i consumatori sul fatto che non ci sia mai stato nessun rischio per la loro salute e che abbiano agito solo per reprimere una falsificazione, ma certamente la tracciabilità dei prodotti e i controlli sanitari hanno mostrato una falla pericolosa.
Da notare che Willy Selten aveva cominciato il suo lavoro di trasformazione degli alimenti in Belgio senza che le autorità avessero mai ricevuto una domanda di autorizzazione per questa attività: sentiremo cosa racconterà ai giudici da domani, dovrebbe essere interessante.
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24 marzo 2015