Siena, aprile 2016 – Tre contrade unite per ricordare il cavallo che le fece trionfare in tre diversi Palii: Selva, Pantera e Aquila vogliono così rendere omaggio a Urbino de’ Ozieri, l’Anglo-Arabo Sardo che portò loro a casa il drappellone rispettivamente nel luglio e agosto del ’78 (che cappotto per il barbero!) e nell’agosto del ’79.
Ma è tutta Siena che accompagna il gesto delle tre consorelle: Urbino de’ Ozieri, un baio oscuro nato nel 1973 da Bazouka e Oneglia nell’allevamento dei fratelli Fois, è uno di quei cavalli che ha scritto la storia del Palio rendendo indimenticabili le sue tre carriere vincenti in piazza.
Era così evidentemente superiore agli altri cavalli che i Capitani delle contrade furono costretti a escluderlo poi per il resto della vita causa manifesta superiorità (avere un lotto di cavalli abbastanza simili per qualità è uno dei criteri base del Palio di Siena): negli ultimi suoi anni ha vissuto nei prati della scuderia Savelli, ricevendo con grazia le visite di amici e ammiratori.
Urbino vinse il Gran Premio Sardo nel 1976, mettendosi in luce tra gli altri puledri dell’anno: fu così acquistato da Danilo Boschi, Pier Guido Landi e Guerriero Cappannoli per il Palio di Siena. Al Palio dell’Assunta del 2002 sfilò come un principe nella sua Piazza, protagonista di un giro d’onore storico: finì serenamente i suoi giorni all’età di 30 anni, e in via del tutto eccezzionale il Comune di Siena ha dato il permesso di seppellirlo proprio lì, nel paddock della scuderia Savelli dove ha passato tanti anni della sua vita.
Selva, Pantera e Aquila hanno affidato il progetto della lapide al selvaiolo Velio Cini
23 aprile 2016