Siracusa, maggio 2016 – Parliamo ancora di Rosolini, dove pochi giorni fa è morto un bambino di 8 anni – era rimasto impigliato sul calessino attaccato ad un asinello guidato da un vicino di casa. L’animale per motivi che non sono stati spiegati è sfuggito al controllo del guidatore ed è andato a sbattere violentemente contro un trattore in sosta, il piccolo era morto subito dopo.
Questa volta la cronaca riguarda invece quanto successo il 3 aprile per la festa del Santo Patrono di Rosolini, San Giuseppe, quando la tradizionale ‘Sfilata folkloristica di carri siciliani e calessini artisticamente addobbati”‘ (cavalli, pony, asini e muli alle stanghe di carretti, calessi e quant’altro di rotabile passa il convento) si è trasformata, molto poco miracolosamente, in corsa al galoppo su strada.
L’evoluzione agonistica della religiosa sfilata è stata resa possibile dagli “aiuti di redine“, entusiasticamente vigorosi per usare un eufemismo, messi in opera dai vari guidatori per mandare al galoppo i loro equini e dall’uso smodato di fruste e frustini, peraltro proibiti dal regolamento della sfilata tradizionale.
I Carabinieri, presenti sul posto e con il successivo supporto di una amplissima documentazione video, hanno segnalato 87 persone alla Procura di Siracusa per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, e tra questi 6 (particolarmente crudeli nelle modalità di “aiuto”) sono stati denunciati in stato di libertà per maltrattamento animali.
Giusto pre precisare: le corse al galoppo su strada sono proibite, per cui quando ne vedete una sappiatelo, è clandestina: anche se la corrono alla luce del sole, anche se per coprirsi le spalle prendono per i fondelli il Santo Patrono di turno.
20 maggio 2016