Bologna, giugno 2016 – Beh, non è che essersi lasciati la Gran Bretagna alle spalle possa rappresentare una grande consolazione, se davanti a noi ci sono altre tredici squadre… Già, proprio così: nella Coppa delle Nazioni dello Csio a 5 stelle di Sopot (Polonia) l’Italia si è classificata oggi al 14° posto, vale a dire in penultima posizione, lasciando alla Gran Bretagna l’onore dell’ultima, rispettivamente con 20 e 21 penalità in prima manche e senza essere ammesse alla seconda. Però si può comunque trovare qualcosa di positivo anche in un risultato così catastrofico.
Prima di tutto la conferma del valore del cavallo di Bruno Chimirri (sul cavaliere ovviamente nulla da dire), Tower Mouche, che già a Roma aveva fatto vedere cose bellissime: 4 penalità su di un percorso che nella prima manche su 60 partenti ha visto 22 netti agli ostacoli (alcuni dei quali penalizzati sul tempo). Trattandosi della prima Coppa delle Nazioni in assoluto del cavallo non ci si può proprio lamentare, anzi. In secondo luogo le 4 penalità di Limestone Grey con Lorenzo De Luca, per il quale vale quasi lo stesso discorso di Tower Mouche, con la differenza che il grigio ha qualche Gran Premio in più nelle gambe: ma anche per lui questa era la prima Coppa delle Nazioni della vita. E allora da dove nasce questa perentoria sconfitta? Ovviamente dai risultati degli altri due binomi. Francesco Franco su Cassandra totalizzava 16 penalità, mentre Piergiorgio Bucci su Heartbreaker van de Achterhoe 12. Cassandra purtroppo non sembra più essere quella che fino a non molto tempo fa garantiva da 0 a 4 penalità anche nelle gare più impegnative, mentre Heartbreaker non è certo il cavallo di punta nella scuderia di Bucci, il quale per fortuna in Catwalk e soprattutto in Casallo Z ha le prime due scelte: dispiace ovviamente, ma non è certo Heartbreaker – quanto meno in questo momento – il cavallo dal quale aspettarsi il grande risultato. Diciamo quindi che la Coppa delle Nazioni di Sopot ci consegna due certezze positive e due negative: chiudiamo in pari…
Veniamo ai vincitori. Il risultato ufficiale dice che ha vinto l’Ucraina… Beh, come si possa definire tale una squadra che schiera due tedeschi, un brasiliano e un ungherese guidati da uno chef d’équipe libanese rimane un mistero ancora oggi (sì, ovviamente è una provocazione: il potere del denaro – lo sappiamo – non ha limiti… ), ma tant’è. In ogni caso questa specie di rappresentativa mista che potremmo definire più opportunamente Gerbrangheria – sarebbe almeno più divertente… – ha raccolto solo 4 penalità in sette percorsi (l’ottavo è stato inutile, perché il risultato era già definito) quindi prestazioni formidabili di questi eccellenti cavalieri il cui valore tecnico è altissimo e indiscutibile: Cassio Rivetti su Fine Fleur du Marais 0/0, Ulrich Kirchhoff su Prince de la Mare 0/4, Ferenc Szentirmai 4/0, Rene Tebbel su Giljandro van de Bosrand 0/np. Bravi senza dubbio: il popolo ucraino sarà in festa oggi.
10 giugno 2016
LA CLASSIFICA COMPLETA:
http://results.hippodata.de/2016/1173/docs/r_06_final__russia.pdf