Roma, maggio 2016 – “Oggi tutte le persone fanno sport, tutte le famiglie ormai dedicano una parte del budget familiare allo sport e tutti gli atleti fanno attività agonistica, anche se amatorialmente, quindi le Federazioni devono riuscire a dare una risposta adeguata a questa nuova realtà. Senza una concezione diversa di Federazione, una concezione moderna, rischiamo che queste implodano”. Così l’Avvocato Marco Di Paola è intervenuto nel convegno organizzato dalla sua Associazione “Sport & Cultura”. Un talk show dal titolo “Sport, cultura e solidarietà” che si è svolto, sotto la mediazione di Francesco Giorgino, alla Scuola dello Sport del CONI a Roma, lunedì 30 maggio.
Un’iniziativa, la prima di altre in programma, che prende forma dalla voglia dell’Avv. Marco Di Paola di dare un contributo concreto allo sport, in particolare alle discipline equestri, impegno dimostrato dalla sua candidatura alla presidenza FISE. Argomento di focus la necessità di cambiare la gestione federale sportiva per rispondere al nuovo pubblico di massa che, ormai, costituisce il grande bacino d’utenza delle diverse realtà sportive. Oltre ad essere cultura e attività fisica lo sport genera economia e di conseguenza per poter sopravvivere, e sopravvivere bene, le Federazioni hanno bisogno di progetti imprenditoriali e manageriali veri e propri, come necessitano di operatori professionali che, in quanto tali, devono essere tutelati, la struttura volontaristica non è più sufficiente.
Un dibattito costruttivo tra diversi dirigenti federali e il Vice Presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha portato all’analisi degli attuali modelli per riuscire a comprendere quali possano essere i cambiamenti da apportare per generare un’innovazione in grado di rispondere alle nuove esigenze, come ad esempio la possibilità di aggregare sotto un’unica organizzazione sport associati.
Grazie all’intervento di atleti di eccellente calibro come Mauro Checcoli, testimone dello sport del passato, due medaglie d’Oro alle Olimpiadi di Tokyo 1964 e ideatore dell’Accademia Caprilli, e Stella Bennati, promessa italiana di Completo, è stato reso noto quanto sia cambiato lo sport negli ultimi decenni. A rimanere identica, stando alle parole della giovane amazzone e del cavaliere, è l’importanza, nell’equitazione, di comprendere la mente del proprio cavallo per creare un saldo binomio e avere alle spalle un team di professionisti valido e capace.
Attenzione alla solidarietà con il premio ASI Territorio Comune per normodotati e non, consegnato alla presidentessa dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “L’Equitazione per tutti”, Claudia Vinti, con la presenza di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, per una campagna per l’Autismo.
La sala gremita ha dimostrato la sensibilità del pubblico verso questi argomenti molto delicati ma di fondamentale importanza per gli sport equestri e, più in generale, per tutto il mondo sportivo. È forse tempo di cambiare per poter riportare il “Bel Paese” nei vertici delle classifiche mondiali.