Bologna, agosto 2016 – Le divise tecniche di Rio 2016 dell’Italia Team degli Sport Equestri hanno destato qcritiche sulle pagine Facebook. I nostri lettori ci hanno chiesto chiarimenti. Esiste un iter burocratico di approvazione del Coni per l’abbigliamento tecnico per ogni disciplina Olimpica. Riportiamo il pensiero degli atleti azzurri Olimpici di Rio 2016 espresso su Facebook:
Laura Conz, Tecnico Federale Paradressage dell’Italia Team di Rio 2016: “Noi siamo orgogliosi di esserci guadagnati la sponsorizzazione di Loro Piana sul campo e con il nostro comportamento. E siamo orgogliosi di indossare le giacche blu con il colletto giallo! E con Loro Piana vorremmo ringraziare di cuore tutte le altre aziende che sono vicino alla squadra Lelia Polini e Kepitalia, Sara e Andrea Riffeser Cavallo Magazine, Sergio Grasso, Anna Peruzzotti e RG, Lambertini e Equiservices, Andrea Stella e Klacson.
Senza di loro molto non sarebbe stato possibile! Grazie di cuore”
Ferdinando Acerbi, atleta Paradressage selezionato per Rio2016: “Io ho montato con la giacca rossa, con la divisa dell’Aeronautica, con il frak, con Sordelli, Checcoli e Croce ed ho sempre cercato di fare del mio meglio, ora monterò con la giacca di Loro Piana con Orlandi e cercherò di fare del mio meglio. Come pure se dovessi montare con la giacca di Paperino con Giacomo Stupazzoni come presidente… Perchè? Perchè sono Italiano e ho la presunzione di montare anche un po’ per voi … Che con Stupazzoni fate rima baciata … Lasciate lavorare chi vi da motivo di parlare…
Alessio Corradini, atleta Paradressage selezionato per Rio2016: “Da cavaliere sono orgoglioso di indossare i colori gialli e blu in campo! E in questo momento l’importante è abbassare la testa in SILENZIO tutti quanti e lavorare per cercar di far risultati belli o brutti che siano credendoci, e le giacche possono essere di qualsiasi colore l’importante è avere il TRICOLORE NEL CUORE!!..E ringraziare qualsiasi persona che con poco o tanto abbia ancora voglia di aiutare come sponsor!!
Sara Morganti, atleta Paradressage selezionata per Rio2016: – “Io posso parlare per la mia disciplina per la quale con orgoglio e con onore vesto la maglia azzurra ininterrottamente dal 2009. Nel 2009 e nel 2010 sono stata chiamata a rappresentare l’Italia come parte della nazionale rispettivamente ad Europei e Mondiali. Ognuno di noi componenti della squadra, aveva una giacca autofinanziata di colore diverso l’uno dall’altra e del valore economico minimo possibile, ovvero quello che noi ci potevamo permettere. Ma portavamo lo scudetto sul petto e l’Italia nel cuore. Avevamo ben presente che in quei campi non eravamo a rappresentare solo noi stessi, ma eravamo a rappresentare una Nazione. Ci sentivamo Uniti da uno stesso obiettivo e dallo stesso amore per il nostro sport. Un amore che con il lavoro ci ha permesso già allora di vincere medaglie importanti. Per noi però non essere vestiti uguali per poter palesare anche all’esterno la nostra unità era un dispiacere. Poi negli anni seguenti con i risultati sempre crescenti ottenuti SUL CAMPO grazie a tantissimo sacrificio e lavoro ci siamo guadagnati la possibilità di vestire la giacca Loro Piana, il Kep Italia, gli stivali Sergio Grasso. E per la prima volta nel 2012, alle Paralimpiadi di Londra, eravamo tutti vestiti uguali e ci sentivamo onorati del fatto che grandi sponsor desiderassero essere rappresentati da noi. Voleva dire che in noi ci credevano. E hanno continuato a crederci tanto che negli anni a seguire in ogni Coppa delle Nazioni, ai Mondiali e tra poco alle Paralimpiaidi di Rio hanno voluto essere con noi che portiamo l’Italia nel cuore. Grazie a chi ci accompagna da anni e ai nuovi che vorranno unirsi a noi. Cercheremo come sempre di onorare la vostra fiducia nei nostri confronti.”