Losanna, aprile 2015 – Duecentocinquanta delegati tra rappresentanti del comitato Olimpico Internazionale (IOC), delle federazioni nazionali, cavalieri, trainer, comitati organizzatori, sponsor, media, esperti di settore, ospiti e personale della Federazione Equestre Internazionale. Sono stati i presenti accolti dal presidente Ingmar De Vos alla quarta edizione dell’FEI Sports Forum che si è svolto tra le giornate di oggi e ieri alla IMD Business School di Losanna, in Svizzera.
“Siamo tutti qui riuniti perché abbiamo a cuore il nostro sport – ha iniziato De Vos – e dobbiamo essere onesti per affrontare le sfide che dovrà affrontare il nostro sport”.
All’ordine del giorni tre sono stati gli argomenti sottoposti all’attenzione del forum: i World Equestrian Games, i cambiamenti della formula per le discipline di dressage e completo e il compenso del presidente della FEI.
Per i WEG sono state segnalate punte di eccellenza e mancanze in occasione dell’ultima edizione 2014 di Normandia, con l’intento di rafforzare la portata dell’evento mondiale anche nell’extra settore, con un maggior coinvolgimento di pubblico e di media.
Per il dressage ha parlato il capo comitato Frank Kemperman che ha riconosciuto lo stato di buona salute della disciplina che, tuttavia, deve tendere ad una maggior fruibilità. Se già qualche passo in avanti si è visto, soprattutto grazie alla prova del freestyle, è necessario apportare qualche cambiamento per incentivarne l’appeal. Per questa ragione, secondo Kemperman, è necessario unificare la formula dei Giochi Olimpici e dei vari campionati in modo da attrarre un pubblico più ampio, nuovi sponsor e raggiungere in scala più ampia l’attenzione dei media, senza rinunciare in maniera più assoluta al valore principale del dressage, addestramento perfetto del cavallo.
“Dobbiamo arrivare ad una singola formula per l’Olimpiade, i Mondiali, gli Europei ed i Campionati così il pubblico potrà più facilmente capire il nostro sport” ha dichiarato Kemperman.
Per il completo ha parlato, invece, Giuseppe della Chiesa che ha introdotto la sessione così: “il completo non è nuovo a cambiamenti. Abbiamo già subito, recentemente, grandi cambiamenti per adeguarci alle sfide Olimpiche rispetto ai costi, gli spazi ed alla complessità dell’evento. Così come altre discipline olimpiche, noi siamo pronti a proporre delle nuove idee per andare incontro agli obbiettivi dell’Agenda 2020”.
Stessa idea, insomma, come nel dressage, di unificare la formula, mantenendo inalterato il cuore della disciplina, ai fini di creare un maggior interesse intorno al completo. In particolare la prova di cross country è nel mirino per lunghezza, durata, numero di partecipanti, accesso per le nazioni meno competitive, difficoltà dei percorsi etc. e delle modifiche radicali al regolamento sono in studio. Proposte di modifica che al momento hanno creato sconcerto tra molti cavalieri che di fronte all’intento da parte della FEI di rendere il completo più moderno, telegenico e accattivante, hanno trovato una carenza di tutele sul tema sicurezza.
Nell’ultima sessione dello Sports Forum l’Assembla straordinaria della FEI ha votato a favore della modifica dello statuto al fine di consentire l’istituzione di un compenso per il Presidente. Tuttavia la decisione finale spetterà al Bureau della FEI il prossimo giugno.
28 aprile 2015