Bologna, dicembre 2015 – Il 55° Concorso Ippico internazionale di Ginevra ha proposto la seconda edizione Il cross country indoor “Rolex”, gara appassionante in “notturna” – il primo partente era in campo alle 00:30 e l’ultimo all’1:30 am – che ha raccolto il favore del pubblico presente. Il regolamento premiava non il percorso più veloce, bensì quello che si avvicinava con maggiore precisione al tempo ideale di 147 secondi calcolando le eventuali penalità agli ostacoli. La gara comprendeva un percorso di più di mille metri con le difficoltà come laghetto, talus a scendere e a salire, ostacoli ‘naturali’ di varia fattura su di un tracciato che si snoda tra campo ostacoli (la più grande arena indoor del mondo) e campo prova.
Cavallo Magazine ha intervistato Stefano Fioravanti, cavaliere azzurro che ha affrontato la spettacolare gara in sella a Nodin d’Orval – Selle Francaise del 2001 da Drakkar des Hutins x Benroy – in un tempo di 157.85’’ valido per il nono posto in classifica con 19 binomi al via.
Stefano, ci racconta la sua gara?
Il cross indoor di sabato 12 dicembre è andato molto bene: Nodin d’Orval si è comportato benissimo, ha risposto perfettamente a tutte le richieste ed era in ottima forma, “fattore” che non scontato perché a dicembre la stagione di completo è chiusa e i cavalli sono a riposo.
È stato il primo ingaggio sportivo indoor?
È stata la mia prima gara di cross indoor ed è stato “pazzesco” farla proprio a Ginevra. Il campo è magnifico, durante il percorso passavamo dal campo gara al campo prova e di nuovo al campo gara, poi via verso il laghetto artificiale e alcune combinazioni che non hanno nulla da invidiare ai cross più importanti. Il pubblico è stato eccezionale nonostante l’ora, c’erano qualcosa come 5000 persone sugli spalti e non avevo mai vissuto un simil calore da parte del pubblico.
Quali sono le difficoltà maggiori di un Indoor?
Le difficoltà di un indoor sono molteplici naturalmente variano da cavallo a cavallo. Innanzitutto ci vuole un cavallo che risponda molto bene alla mano e che abbia voglia di saltare e in questo il mio Nodin ormai è un professore. Gli spazi sono ristretti e bisogna sfruttare ogni metro per recuperare secondi ma bisogna stare attenti ai fini della classifica (e questa è una cosa nuova per chi fa completo) a non restare troppo nel tempo perchè vince chi non prende penalità e si avvicina di più al tempo .
Il suo bilancio sportivo del 2015?
Il 2015 per me e tutto il mio team (cavallo, veterinario e sponsor) è stato ottimo, mi sono sempre piazzato nelle gare di qualifica per le Olimpiadi e ho fatto un ottimo primo posto in Francia ad Agosto. Mi è dispiaciuto moltissimo non aver potuto partecipare ai Campionati Europei a Blair Castle.
Le prospettive del 2016? Ha già un planning di massima delle gare?
Per il 2016 bisognerà pensare molto bene a cosa fare, il cavallo sta dimostrando un’ottima forma e potrebbe partire alla grande per la nuova stagione. Dovrò organizzare assieme al tecnico e al veterinario del Team Italia di Completo la migliore soluzione per poter fare le gare che mi possono servire per crescere.
Grazie mille Stefano per l’attenzione che hai dedicato a Cavallo Magazine.