Strasburgo, 18 marzo 2017 – L‘Europarlamento ha approvato una serie di nuove misure per inasprire i controlli sulla catena di produzione alimentare, con l’obiettivo di migliorare la tracciabilita’ del cibo, combattere le frodi e ristabilire la fiducia nell’integrita’ della filiera.
La direttiva dovrebbe garantire un sistema di controllo completo, integrato e piu’ efficiente nel campo delle regole di sicurezza del cibo e delle sementi, dei requisiti di sanita’ per piante e animali, di produzione organica e di denominazione di origine controllata.
La proposta direttiva, su cui Europarlamento e governi hanno gia’ trovato un accordo informale, era stata presentata dopo che nel 2013 era scoppiato lo scandalo della carne di cavallo contenuta in alcuni prodotti surgelati senza che fosse menzionata in etichetta.
Tra le disposizioni del testo, ci sono controlli a sorpresa basati sul rischio in tutti i settori e sanzioni da applicare in caso di violazione intenzionale delle regole. “Dopo lo scandalo della carne di cavallo, i consumatori hanno seri dubbi sulla tracciabilita’ degli alimenti e sull’integrita’ della filiera della carne. Il Parlamento europeo si e’ sforzato di affrontare queste preoccupazioni e di redigere un testo che consenta alle autorita’ competenti di combattere efficacemente le frodi”, ha detto la relatrice del provvedimento Karin Kadenbach (fonte AGi).
In più, da Ansa e sempre sulla stessa seduta del Parlamento Europeo
Sanzioni più severe per le persone che maltrattano o abbandonano i cavalli: è quanto chiede il Parlamento europeo in una risoluzione non legislativa approvata con 656 voti a favore, 10 contrari e 27 astensioni. I deputati chiedono anche misure per educare i proprietari meglio sulla zootecnia, per migliorare la sicurezza alimentare e per aiutare il settore ad aumentare i propri ricavi.
L’Ue ha circa 7 milioni di equidi, utilizzati in settori come il trasporto, il turismo, lo sport, l’istruzione, la ricerca e l’agricoltura.
Il comparto vale oltre 100 miliardi di euro all’anno.
Il fenomeno dell’abbandono degli equidi – sottolineano gli eurodeputati – è aumentato dal 2008 negli Stati membri occidentali, in particolare dove i cavalli sono diventati lussi costosi, che costituiscono un importante onere finanziario piuttosto che una fonte di reddito.