Comunicato stampa GAVA
Modena, febbraio 2016 – Una giornata a cavallo nel comprensorio di Polinago, in uno dei luoghi più suggestivi dell’Appennino Modenese, transitando su un percorso che si sviluppa in prevalenza sulle sponde del torrente Rossenna, siti dove i viandanti a cavallo godranno del suadente suono prodotto dal gorgoglio delle limpide acque di montagna, frammisto a quello della copiosa fauna selvatica locale, che a istanti farà capolino tra fitta la boscaglia e le ampie radure prative. Sinfonie che procureranno ne cavalieri intense emozioni, facendo vibrare menti e cuori.
Il tracciato toccherà siti suggestivi, tra i quali spiccano antichi manieri e vetusti mulini, alcuni di questi tutt’ora attivi.
Polinago – Adagiato tra i dolci pendii del Frignano è un paese di montagna che gode di un’esposizione al sole, fattore che rende mite la temperatura in tutte le stagioni. Panorami a tutto tondo permettono allo sguardo di spaziare e odservare le vette imbiancate, tra le quali spicca il Monte Cimone, che le sovrasta tutte.
Come in una favola ci si addentra nel suo territorio, passando da pascoli ben curati a boschi incontaminati di secolari castagni o querce dove, nella pace della natura, è possibile ascoltare il mormorio dei ruscelli che solcano le innumerevoli vallate che si intersecano tra loro con incantevoli giochi di luci e ombre.
Castello di Gombola – Il maniero, la torre, le prigioni, il borgo e la chiesa di S. Michele Arcangelo, sono stati costruiti su una cima sassosa, a strapiombo sul fiume Rossenna che lo circonda per tre lati e che in quel punto è particolarmente tortuoso. La sua posizione rende questo sito veramente imprendibile, da cui si gode una magnifica vista, infatti, in passato era il posto di osservazione più idoneo per avvistare i segnali delle altre rocche e torri poste nella adiacenti frazioni di Talbignano, San Martino, Vallata e Moreno.
Mulino di Gombola – Dove il torrente Rossenna crea un’ansa, nel mezzo di un ricco bosco di querce e castagni, si può scorgere uno dei tanti mulini disseminati lungo gli attivi torrenti della zona.
Particolare unico di questo mulino che è ancora funzionate!
I due fratelli mugnai hanno preso in eredità, ormai da parecchie generazioni, il mestiere e, come una volta, si macina a pietra, infatti, in questo affascinante opificio il tempo sembra essersi fermato. Qui da secoli i cereali e le castagne sono macinate dalle ruote di pietra spinte dalla forza dell’acqua, grazie a un doppio sistema di argani a ruoto e a cucchiara. Inutile dire che i profumi e i gusti scaturiti da questa farina ci armonizzano con la benevola natura
Castello di Brandola – Il torrente Rossenna è indubbiamente la guida del nostro viaggio e, dopo averci fatto scorgere ben cinque mulini, si farà traversare tramite il ponte romano che introduce all’antico accesso del castello, dove sarà varcata l’imponente porta ogivale ben conservata e risalente al 1200. Il borgo, recentemente ristrutturato, mostra l’antica torre, le mura di cinta e la corte interna che fa rivivere ai visitatori atmosfere medievali.
Il maniero, silenzioso spettatore di innumerevoli contese che hanno animato nei secoli la zona, è stato punto di riferimento amministrativo e commerciale del comprensorio, ed ha avuto momenti di fulgido splendore quando a dominarlo fu la casata dei Montecuccoli, famiglia nobiliare cui apparteneva anche Raimondo Montecuccoli, capitano generale nell’esercito dell’imperatore tedesco che fermò i Turchi nella celebre battaglia del San Gottardo.
L’itinerario, messo a punto dai tecnici del Gruppo Attacchi VdA – Appennino Modenese, sarà intrapreso domenica 14 febbraio 2016, con partenza alle 9,00 dal maneggio di Polinago, sede del sodalizio, con rientro per le 17,00 sempre presso il maneggio, tramite percorsi differenti tra andata e ritorno.
L’iniziativa può essere replicata, a richiesta, in qualsiasi periodo dell’anno.
Info:
Piera – Tel. 348 81 26 595