Bordeaux, febbraio 2015 – Ce l’ha fatta. Sei volte campione di Coppa del Mondo, una di più rispetto al record stabilito in passato da Michael Freund: difensore del titolo sullo stesso campo di un anno fa, Boyd Exell torna a vincere la finale della FEI World Cup Driving 2015 a Bordeaux.
Alle spalle dell’australiano ha terminato il tiro a quattro del tedesco Christoph Sandmann, rimasto davanti al vero e solo temibile avversario di Exell, l’olandese Ijsbrand Chardon, in testa alla classifica dopo la prima manche e finito in terza posizione.
La storia, insomma, è stata scritta sull’arena francese, in un winning-round a tre teste, o meglio a sei mani. Chardon, entrato dopo Exell e Sandmann, sembrava manterenere il vantaggio, determinato questa volta ad accaparrarsi una finale che gli sfuggiva dal 2006. Ma la pressione si è fatta sentire: la carrozza olandese ha subito una perdita di equilibrio, comportando diversi tentativi di correzione falliti che ne hanno causato il ritiro.
Sfumata dunque la vittoria per l’olandese, i due round eccezionali di Exell sono stati sufficienti per confermarsi il numero uno al mondo, dopo la vittoria outdoor ai World Equestrian Games in Normandia lo scorso settembre. Una doppia soddisfazione per il grande campione visto il ritiro dalla carriera sportiva proprio in occasione di questa finale del suo cavallo 25enne Carrington Park Ajax, chiamato affettuosamente Junior, presente in tutte le finali disputate dal suo driver.
Contento della propria prestazione anche il secondo classificato: Sandmann, pluricampione in Germania e organizzatore del CAI3* di casa, a Lähden. Christoph ha optato, infatti, per un primo round a zero rischio e un secondo a tutto gas, consapevole di non aver nulla da perdere, visto il distacco significativo rispetto ai due driver in lotta per la vittoria.
A completare la classifica lo svedese Fredrik Persson è rimasto fuori dal podio, seguito dall’olandese Koos de Ronde al quinto posto. Sesto e settimo, rispettivamente il francese con la wildcard Sébastien Mourier e il tedesco Georg von Stein.
9 febbraio 2015