Tarquinia, aprile 2016 – La Festa della Merca che si è tenuta all’Università Agraria di Tarquinia il 9 e 10 aprile è nata dalla tradizionale marcatura del bestiame che si teneva ogni primavere nelle aziende di allevamento del bestiame brado, poi trasformatasi in occasione di festa che raccoglie butteri dalle due Maremme, sia quella laziale che quella toscana, montati su cavalli Tolfetani o Maremmani.
Quella dell’Università di Tarquinia è una splendida realtà dove ancora si allevano vacche e cavalli allo stato brado, uno di quei posti dove la tradizione della monta di lavoro ha davvero la possibilità di continuare a vivere perché ci sono gli elemnti essenziali che ne hanno determinato la nascita – ovvero, bestiame brado da controllare, condurre e allevare in amplissimi spazi.
Logico che qui ci fossero rappresentanti della storia dei butteri come Angelo Cornacchia (di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa), e anche che vicino a lui ci fossero quelli che saranno i rappresentanti di domani di questo mondo, che cresceranno in modo diverso perché la realtà del mond che li circonda è cambiata, certo: ma vengono da lì, da quelle radici che hanno dato nutrimento a tutto un mondo fatto di uomini, cavalli e natura che sapevano vivere insieme uno di fianco all’altro.
Mauro Perni, che era lì in sella con i suoi amici di sempre, ci ha scritto:”Grazie a all’ospitalità di Cavallo Magazine storica rivista del cavallo, presentiamo una galleria di foto di questi due giorni in cui i nostri amici cavalli insieme ai loro cavalieri sono stati i veri protagonisti di questa kermesse maremmana. Attraverso la rivista che ci ospita vorremmo ringraziare, Il presidente dell’Università agraria di Tarquinia Alberto Blasi come padrone di casa, La Fitetrec Ante, nelle persone di Alessandro Silvestri, presidente nazionale e Franco Amodio come presidente regionale, per l’impegno e la professionalità espressa nell’organizzare un evento così complesso, che hanno reso questi due giorni di festa in una bellissima vacanza, nel cuore della maremma laziale”.
Le foto sono di Andrea Zampilli.
18 aprile 2016