Tarquinia, aprile 2016 – In occasione della 48a “Festa della merca” tenutasi nell’Università Agraria di Tarquinia si è svolta con un grande successo di pubblico la rassegna del cavallo maremmano e tolfetano.
Queste due razze di cavalli sono stati per decenni compagni di lavoro sia dei butteri laziali che toscani.
Col passare degli anni e con il ridotto numero di aziende che allevano bestiame brado, i butteri veri sono quasi scomparsi, salvo per alcune realtà storiche.
Al termine di questa rassegna, grazie alle cortese ospitalità del presidente dell’università agraria il signor Alberto Blasi e del Dott. Pietro Salcuni presidente dell‘Associazione Italiana Allevatori è stato premiato un personaggio, quasi una leggenda per la maremma laziale.
Angelo Cornacchia nato a Monteromano, 84 anni buttero di professione. Angelo più conosciuto con il nome di Angioletto o come alcuni amici per una forma di rispetto lo chiamano Sor Angelo, con orgoglio ci mostra la sua carta d’identità che certifica la sua professione.
Quest’uomo dall’età di otto anni ha sempre fatto il buttero, non ha mai voluto prendere la patente il suo mezzo di lavoro e di viaggio è stato sempre il cavallo.
Oggi a 84 anni suonati nonostante qualche problemino fisico monta ancora a cavallo per alcune ore e non disdegna a fare visita ad alcune mandrie di vacche maremmane nel territorio dell’agraria di Monteromano perché, ci dice, “mi fanno sentire più giovane”.
Anche questa è una pagina di storia di questa bellissima terra che si chiama Maremma.
Notizia da Mauro Perni
12 aprile 2016