Verona, novembre 2015 – Anche questa volta è andata: la 117° edizione di Fieracavalli è ormai in archivio, ma abbiamo ancora gli occhi e la testa pieni di visi, cavalli, emozioni…il momento giusto per fotografare questi quattro giorni, attesi per tutto l’anno da chi gravita attorno al mondo equestre.
Ma alla fine, chi ne pensa cosa? eccovi le nostre impressioni.
Sara Riffeser, editore di Cavallo Magazine: “Il sole, le tante persone, l’affollamento di stand (non si vedeva da un po)….tutti elementi che hanno creato un’atmosfera positiva, di rilancio, quasi la sensazione che dal Cavallo e grazie ad esso qualcosa nel’ambiente socio-economico-culturale del nostro paese possa ripartire! “
Liana Ayres, direttore della nostra rivista: “E’ stata una edizione molto partecipata, sia tra gli operatori sia tra il pubblico c’è la sensazione di una energia che sta riprendendo a girare, abbiamo sentito interesse, movimento, attenzione. Ovviamente la fiera è sempre la fiera, momento di grandi promesse che poi andremo a verificare: ma almeno queste promesse ci sono, quest’anno”.
Stefano Calzolari, segretario di Redazione: “Non mi sono mosso dal nostro stand, non posso quindi giudicare l’evento in generale: ma il nostro team ha funzionato alla grande!”.
Domitilla del Balzo, giornalista della nostra Redazione: “Fieracavalli è sempre una bella occasione per rivedere amici e appassionati e per conoscerne di nuovi. Ho apprezzato che sempre un maggior numero di persone abbia manifestato il proprio sdegno davanti ai ‘piaffatori seriali da asfalto’, segno che c’è una maggiore attenzione al benessere e anche una maggiore richiesta di cultura equestre…Mi piacerebbe che la fiera fosse sempre più una vetrina di ‘bella equitazione’ e di veri uomini di cavalli. E poi vorrei che i campi esterni dedicati ai cavalli fossero di più e più ampi: ci sarebbe così la possibilità di vederli in azione in un ambiente più consono e meno stressante per tutti e anche il benessere e la sicurezza ne guadagnerebbero.”
Maria Cristina Magri, redazione web e collaboratore esterno: “Come momento di incontro tra le persone Fieracavalli è impagabile:ci sono tutti o quasi, ed è il modo più facile di farti trovare da chi non ti conosce ancora. E’ perfettibile per quello che riguarda i cavalli: vorrei che fossero prese in più seria considerazione le loro esigenze di spazi e tempi per il lavoro e il riposo, idee chiare e mano ferma da parte dell’organizzazione sarebbero l’unico modo per eliminare certe sbavature che ancora si notano. Ma siamo in via di miglioramento, comunque”.
Barbara Leoni, redazione web e collaboratore esterno: “Ci sei a Verona? Nel nostro ambiente si inizia qualche settimana prima a fare e a sentirsi fare questa domanda. È lì, una data sul calendario che sembra immancabile per tutti. Verona che torna, con le sue giornate lunghe, i chilometri percorsi ad andare a sera, i padiglioni dove non si riesce a camminare e ogni due passi incontri qualcuno da salutare. Fa chic lamentarsi ma poi piace a tutti esserci. È un po’ come una festa tra vecchi parenti. E come alle feste di chi si conosce da tanto tempo vengono fuori le storie e i progetti. Così almeno è stato per noi di Cavallo Magazine che al nostro stand abbiamo brindato per quattro giorni: dopotutto 30 anni si compiono una volta sola”.
Marta Fusetti, redazione web e fotografa: “Un onore essere presenti al taglio della torta per i 30 anni di Cavallo Magazine, team professionale in cui il cavallo è il vero protagonista del lavoro di noi “umani”. La fiera è lo storico grande contenitore di cose e di eventi. Visitare i padiglioni è stato come attraversare una giungla di persone, cani e cavalli. I numerosi “ring” sono stati l’espressione dei mille volti dell’equitazione italiana con dimostrazioni in cui cavallo e uomo mostravano la complicità altre erano delle “semplici” esibizioni in cui il cavallo è un animale che esegue quello che l’uomo chiede”.
E a voi, cosa è rimasto più impresso di Verona 2015? raccontateci anche la vostra fiera.
10 novembre 2015