La disciplina principe della Federazione Italiana Turismo Equestre Trec Ante ha visto disputarsi in provincia di Reggio Emilia, a Scandiano presso il Circolo ippico Lo Stradello, il Trofeo delle Regioni che ha decretato il Lazio, con 1899 punti, vincitore nella classifica generale del Trofeo, seguito da Emilia Romagna (1873) e Toscana (988). Anche nella categoria C4 a squadre la vittoria del Trofeo delle Regioni è andata al Lazio, con il team composto da Simone Magagnini, Jonathan Rambaldi e Arianna Laucci (1059 punti), seguito da Emilia Romagna (968) e Lombardia (31), mentre la categoria C2 ha visto il trionfo della Toscana (988) – con Giulia Spulcioni, Andrea Caccialupi e Marco Tocci – seguita da Emilia Romagna (905) e Friuli Venezia Giulia (901). A livello individuale, invece, la prova di Scandiano ha decretato la sua campionessa nella categoria C4. Si tratta dell’emiliano-romagnola Klara Fontanesi in sella a Cuca (punti 401), seguita dal laziale Simone Magagnini su Esmeralda (397) e dalla friulana Irina Pokar in sella a Obajan Sirokko (385). La classifica individuale nella categoria C2, poi, ha visto sul gradino più alto del podio l’amazzone toscana Giulia Spulcioni in sella ad Arizona con 353 punti, seguita dalla friulana Francesca Gelleni su Miny 3 (336) e dal cavaliere toscano Andrea Caccialupi su Quarzo del Forteto (330).
“La gara si svolta con temperatura al limite della sopportabilità”, ha affermato il responsabile nazionale per la disciplina Fitetrec Ante Alessio Sauroni, “ma era quello che avevamo previsto in fase di programmazione e così abbiamo valutato tenendo conto di questa condizione anche lo stato fisico dei cavalli in vista della trasferta in Spagna per il Campionato del Mondo a settembre”, ha continuato Sauroni. Ed è proprio il referente nazionale Fitetrec che ha comunicato anche quali saranno i binomi azzurri che porteranno alto il Tricolore ai Mondiali.
“Gli atleti selezionati per la Spagna sono, per la categoria senior, Klara Fontanesi, Irina Pockar, Ramona Rodella, Loriano Pandolfi, Andrej Kosmac e Claudio Garavelli, mentre per gli juniores gli azzurri in campo saranno Simone Magagnini, Luca Fabbri, Jonathan Rambaldi e Arianna Laucci. Ognuno gareggerà con il cavallo portato a Scandiano”, conclude Sauroni.
L’appuntamento, ora, è ai Campionati del Mondo della disciplina dall’1 al 3 settembre 2016 in Spagna, a Segovia, nella Comunità Autonoma di Castiglia e Léon.
COME FUNZIONA IL TREC
La parola Trec è l’acronimo di “Technique de randonnée équestre en compétition” (in italiano Tecniche di ricognizione equestre competitive). Proprio in Francia, infatti, è nata circa 30 anni fa questa difficile e appassionante disciplina, con l’obiettivo di rendere agonistiche alcune fasi del turismo equestre. Il Trec, in Italia sotto l’egida della Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec (appunto), è composto da tre prove: la POR, la PPA e la PTV. Durante la POR, ossia la prova di orientamento e regolarità, il cavaliere deve copiare finemente, e sapere leggere nel dettaglio, un percorso a lui sconosciuto sulla cartina topografica, percorrendolo successivamente con il proprio cavallo. Il binomio avrà una media oraria da mantenere lungo il percorso, durante il quale incontrerà, man mano e in luoghi sconosciuti, punti di controllo dove dovrà transitare obbligatoriamente cercando di tenere una media oraria più precisa possibile, pena la perdita di punti. Il grado di difficoltà di questa prova può variare enormemente e, in base al tipo di prova, il tracciatore di POR, (colui che disegna il percorso da seguire), può facilitare o rendere molto difficile il lavoro di orientamento. Durante la PPA, la prova padronanza andature, il binomio deve invece percorrere un corridoio largo due metri e lungo centocinquanta a diverse andature: al galoppo più lento possibile in andata e al passo più veloce possibile al ritorno, cercando di non rompere mai le andature. La PTV, infine, ossia la prova di terreno vario, consiste nel superare il più correttamente possibile una serie di ostacoli che si possono trovare comunemente in campagna: da aprire e chiudere un cancello restando in sella, saltare un fosso, un tronco o una siepe, fino a scendere insieme al cavallo o a mano da un talus, ossia un dislivello verticale realizzato nel terreno, attraversare un guado o un ponte, percorrere uno slalom e altre difficoltà. Il modo in cui sono superati gli ostacoli determina il punteggio del binomio in questa prova.
Comunicato: fitetrec-ante.it