Trento, maggio 2015 – Tutte le manifestazioni legate ai cavalli ci piacciono parecchio, come potete immaginare.
Ma alcune le amiamo in modo particolare perché fanno vivere, rivivere e conoscere modalità di vita coi cavalli caratteristiche di tempi lontani, ma che stanno lentamente tornando attuali e si integrano a meraviglia con la cura del territorio, il recupero delle razze equine da lavoro e la eco-sostenibilità di gestione del patrimonio boschivo.
Tanta roba, dite voi? certo che sì, come ogni volta che ci sono di mezzo quei giganti buoni dei cavalli da lavoro: i Cavalli Agricoli Italiani da Tiro Pesante Rapido, i Norici, gli Haflinger e tutti gli incroci derivati da loro e altre razze con le physique du rôle.
Cavalli grandi e grossi, tanta roba per l’appunto: con in più una vocazione tutta particolare alla collaborazione con l’uomo, caratteristica immancabile di ogni tipo equino selezionato per il lavoro.
A Boskavai da venerdì e domenica li potrete vedere tutti all’opera, in programma c’è di tutto: dalla sfilata per tutti i paesi della valle di Primiero alla prova del “tiro del tronco baby” riservato ai ragazzi (e che bello vedere lavorare insieme un cavallo da una tonnellata e un bambino che gli arriva si e no alla grassella), dallo spettacolo serale alla prova di tiro del tronco ufficiale e, a seguire, il triathlon del boscaiolo. Senza farsi mancare trekking, prove di ferratura a caldo e una bella mostra sul tema “Bosco e cavallo, amici del territorio”.
Perché finalmente ci siamo accorti che gran parte del lavoro di disbosco nei terreni estremi come quelli montani è più economico e farlo con i cavalli, perché i boschi curati dall’uomo per ricavarne un reddito sono più sani di quelli abbandonati a se stessi, perché il territorio dove l’uomo lavora è più sano e non si fa portare via della prima pioggia troppo forte della stagione.
Perché grazie al cielo c’è qualcuno che ha continuato a ripetere i gesti e il lavoro dei vecchi di una volta, e a non interrompere del quella catena di conoscenze e competenze che rende possibile far rinascere un mestiere che stiamo riscoprendo utile.
E anche (o soprattutto) perché c’è qualcuno che ha continuato a tener vive razze di cavalli che potevano sembrare inutili e quindi scomparire.
Tanta roba i cavalli da lavoro, tanta roba: e vi aspettano a Boskavai.
20 maggio 2015