Perugia, 15 dicembre 2017 – Domenica 17 dicembre 2017 a Salci, l’ex ducato oggi compreso nel territorio comunale di Città della Pieve, si terrà l’edizione 2017 di Umbria Endurance Lifestyle: più di 80 binomi si contenderanno la palma della vittoria sui sentieri che disegnano queste incantanti colline al confine tra Umbria e Toscana, nelle cinque diverse categorie in programma.
Tra loro anche la giovane perugina Costanza Laliscia, campionessa italiana assoluta 2016 e 2017 e prima del ranking mondiale Young Riders 2016, e molti cavalieri ed amazzoni locali tra cui la folta ed agguerrita compagine del Wild Horse Asd, il centro ippico padrone di casa che ha organizzato l’evento con Endurance Asd e Sistemaeventi.it.
Una buona occasione per fare una visita ad un luogo che ha una lunga e interessante storia, e tante potenzialità ancora da esprimere: quello di Salci è un minuscolo borgo fortificato oggi appartenente al comune di Città della Pieve ma una volta feudo pontificio, eretto a ducato da papa Pio V (quello che, ancora cardinale, ordinò le stragi dei Valdesi in Piemonte e Calabria) nel 1568.
Il titolo venne concesso a Lucrezia Bandini, ultima erede della famiglia cui il feudo apparteneva: probabilmente già in età matura al momento dell’investitura, la duchessa morì senza figli appena due anni dopo.
Al che il piccolo ma strategico ducato venne (casualmente…) ereditato dal nipote piemontese di papa Pio V, Michele Bonelli: la peculiarità di Salci era non solo quella di trovarsi al confine tra lo Stato Pontificio, il Granducato di Toscana e il Marchesato di Castiglione del Lago (ottimo per trafficare con gli uni e con gli altri, e ospitare fuggiaschi in cerca di opportuna protezione) ma aveva anche il diritto di battere moneta, legiferare in proprio, tenere una prigione e amministrar giustizia.
Le mura di Salci oggi proteggono un paesino deserto: il palazzo ducale con le sue finestre a sesto acuto, la porta di accesso con l’orgoglioso stemma dei Bonelli in marmo bianco incassato tra i mattoni rossi, la loggia con l’affresco ormai sbiadito che era passaggio tra il palazzo dei signori e il matroneo della chiesa parrocchiale, dedicata a San Leonardo aspettano che qualcuno si ricordi di loro, già feriti da uno scempio speculativo immobiliare degli anni ’80 e ormai finiti dall’incuria e l’abbandono degli ultimi vent’anni.
Eppure gli abitanti di Salci dovevano essere intraprendenti, capaci di uscire dalle sue piccole mura: qui era nato Achille Piazzai, l’ingegnere navale che progettò il Rex, orgoglio della marineria italiana varato nel 1931 e vincitore del prestigioso Nastro Azzurro nel 1933.