Amsterdam, 16 dicembre 2016 – Va bene, gli olandesi sono allevatori. Grandissimi allevatori. Di ogni specie animale, che sia DPA o meno – ma molti sono allevati per scopo alimentare, vedi vacche suini eccetera.
Gli allevatori sono onestamente pragmatici, ed è giusto così.
Ma ugualmente, pur consapevoli di tutte le problematiche relative alle conseguenze che ha avuto qui in Italia la legislazione per i Non DPA (quanti sono i cavalli vecchi o ammalati, che non posono più essere montati o mantenuti dai proprietari che spariscono nel nulla con i loro documenti e vengono poi macellati clandestinamente e la loro carne (non controllata e non adatta al consumo umano) allegramente venduta sotto mentite spoglie?….) rimaniamo stupiti davanti alla logica ferrea di questo ristorante: il Keuken van het on Ewenst Dier.
Tradotto in taliano sarebbe “La cucina degli animali non graditi”, in menù anche i piccioni viaggiatori.
Ma il piatto che ci lascia basiti è l’Hamburger di My LIttle Pony – sì, è chiamato proprio così.
Si tratta di carne ottenuta dai pony del parco giochi di Slagharen: quelli ormai anziani che non possono più lavorare coi bambini vengono macellati, la Cucina degli animali indesiderati acquista la carne per fare i suoi hamburger.
Tra gli obiettivi dichiarati dal ristorante c’è quello di non sprecare risorse alimentari preziose, una filosofia anche ecologica se vogliamo.
Però ‘sta cosa, lasciatecelo dire, un po’ di amaro in bocca ce lo lascia.
Anche se è una delicatezza filosofico/morale, per la carità, e quei pony piuttosto che languire senza nessuno che si occupi di loro chissà dove forse forse (come tanti animali anziani senza cure adeguate) evitano tanti problemi.
Insomma, è un po’ hard la dichiarazione così esplicita e chiara? certe volte l’ipocrisia è piacevolmente soft.
Ma è sempre ipocrisia.
Qui il sito del ristorante