Uggerhalne, 4 giugno 2017 – C’è stata un’altra squadra italiana impegnata in Coppa delle Nazioni durante questo fine settimana pieno di gioia azzurra proveniente da San Gallo e da Saint Tropez (attenzione: potrebbe non essere finita, perché il concorso di Saint Tropez è terminato, mentre a San Gallo oggi pomeriggio c’è il Gran Premio… !). Quella che ha partecipato allo Csio a tre stelle di Uggerhalne, in Danimarca, dove la Coppa delle Nazioni è stata disputata ieri, giorno poco usuale per il tipo di gara (ma solo perché il concorso termina domani). Su undici squadre partecipanti l’Italia – guidata da Jerry Smit – si è classificata al 9° posto con un totale di 22 penalità al termine della prima manche e dunque non qualificata per la seconda. Questo il dettaglio: Emanuele Bianchi su Zycalin W 4, Clementina Grossi su Z Quasimodo R 4, Federico Ciriesi su Cassandra 14, Simone Coata su Cannavaro ritirato. Non si può ovviamente nascondere il fatto che non si sia trattato di un buon risultato, ma il punto è che questo tipo di gare servono moltissimo per far fare esperienza ad amazzoni e cavalieri giovani e di qualità ma che non hanno ancora un grande curriculum in squadra: Clementina Grossi per esempio ha fatto ieri la sua seconda Coppa delle Nazioni, Emanuele Bianchi (che pure è ormai cavaliere di alto livello internazionale) la sua quarta però la prima su Zycalin, Federico Ciriesi la sua sesta (però nessuna nel 2015, 2016 e 2017) ma ugualmente la prima su Cassandra, Simone Coata la sua settima ma nessuna nel 2016 e nel 2017. Ecco perché l’obiettivo di questo tipo di impegni è duplice: la classifica, certo, ma anche il solo fatto di esserci, di provare il senso della squadra, la pressione delle responsabilità condivise, il puntare in quattro a un unico obiettivo. E’ partendo da qui che si costruiscono i grandi successi come quelli di Piazza di Siena e di San Gallo. E sul valore di Bianchi, Grossi, Ciriesi e Coata c’è poco da dubitare…
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI