Budapest, settembre 2015 – Il confine tra Ungheria e Serbia è lungo 175 chilometri: oltre a rete e filo spinato, per proteggersi dagli sconfinamenti indesiderati (vedi lo sgambetto di Roszke messo in opera dalla video-operatrice Petra Laszlo, vicina al movimento xenofobo ungherese Jobbik) i magiari hanno fatto scendere in campo anche le pattuglie ippomontate della polizia.
Da oggi l’ingresso illegale in Ungheria è un reato punibile con l’espulsione o, in alternativa, una condanna fino a tre anni di carcere.
15 settembre 2015