Comunicato ANSA
New York, aprile 2016 – Da bambino aveva ascoltato le storie della battaglia di Little Bighorn direttamente dalla bocca del prozio White Man Runs Him che era stato scout del generale Custer.
Joe Medicine Crow, l’ultimo capo guerriero della tribù dei Crow del Montana, ha chiuso gli occhi per sempre in una casa di riposo di Billings.
Aveva 102 anni. Stargli vicino era come «stringere la mano al diciannovesimo secolo», ha detto di lui Herman Viola, curatore emerito del museo degli indiani-americani alla Smithsonian Institution di Washington. Medicine, che apparteneva al clan dei Whistling Water, era stato cresciuto dal nonno Yellowtail per diventare un grande capo.
Un addestramento durissimo che comportava tra l’altro di correre a piedi nudi nella neve. Arruolatosi volontario nella Seconda Guerra Mondiale, Medicine sotto l’uniforme nascondeva i colori di battaglia della sua tribù.
Nella tradizione Crow per diventare un capo è necessario superare quattro prove che includono rubare un cavallo, strappare un’arma a un nemico e combattere con un nemico caduto senza però ucciderlo. Crow le mise in pratica nei campi di battaglia d’Europa e fu l’ultimo della sua tribù a riuscirci.
Con una penna gialla nascosta nell’elmetto, combattè corpo a corpo con un soldato tedesco a cui poi risparmiò la vita e liberò un branco di cinquanta cavalli da una stalla nazista cantando un canzone tradizionale Crow mentre gli animali fuggivano. «La guerra è la nostra arte più grande, ma per gli indiani delle pianure non è uccidere: è intelligenza, leadership e onore», aveva scritto il capo guerriero nel suo libro del 2006 «Counting Coup».
Nel 2009 il presidente Barack Obama lo aveva insignito della Medaglia Presidenziale della Libertà, la più alta onorificenza civile americana: «La sua vita non riflette solo lo spirito guerriero dei Crow, ma anche gli ideali più alti dell’America».
Guerriero e storico degli indiani d’America, Medicine aveva vissuto due vite: nel 1939 era stato il primo della sua tribù a conquistare un master in antropologia e una volta tornato in patria dopo la guerra era diventato per decenni lo storico della nazione Crow, catalogando la storia nomade del suo popolo attraverso la tradizione orale della vita prima delle riserve.
Con la sua prodigiosa memoria Medicine Crow riusciva a ricordare esattamente nomi, date e storie dei racconti a cui era stato esposto da bambino, comprese quelli di quattro dei sei scout Crow che erano al fianco del generale Custer a Little Big Horn e che lui aveva conosciuto personalmente.
5 aprile 2016