Valence, 28 agosto 2016 – Trionfo francese doveva essere e trionfo francese è stato. Dopo che ieri nello Csi a due stelle Michel Robert (ritirato dall’agonismo di squadra ma ancora attivo in gara di tanto in tanto) aveva dato una lezione di classe superiore vincendo il Gran Premio, oggi nell’identica prova del cinque stelle è stata la volta degli eroi di Rio de Janeiro. Anzi, quasi a voler bilanciare la sfortuna (impresa però impossibile, visto che nulla è comparabile a una medaglia olimpica) il destino ha voluto che a vincere fosse proprio quel Simon Delestre che a Rio aveva dovuto dare forfait prima ancora che le gare iniziassero a causa di un piccolo infortunio del suo Ryan des Hayettes: in sella a Chesall Zimequest, Delestre ha battuto in barrage i suoi compagni/avversari Kevin Staut su For Joy van het Zorgvliet e Roger-Yves Bost su Sangria du Coty. Una bella battaglia ‘interna’ alla squadra medaglia d’oro di Rio de Janeiro alla quale non hanno partecipato Penelope Leprevost (non in campo) e Philippe Rozier, ritirato su Unpulsion de la Hart. E tanto per rimanere in tema di orgoglio tricolore (francese) da sottolineare la presenza di Alexandra Ledermann, indimenticata campionessa d’Europa nel 1999 e bronzo individuale olimpico nel 1996, rientrata in gara ormai da due anni dopo una lunghissima pausa tra il 2005 e il 2014 (oggi però solo 38° posto su Requiem de Talma con 16 penalità in base). Purtroppo nessuno degli azzurri presenti ha avuto la possibilità di… guastare la festa ai francesi: nessuno di loro in barrage. Bruno Chimirri ha portato a termine una buona prova in percorso base su Tower Mouche ma con un errore, classificandosi 17°; Alberto Zorzi su Fair Light van het Heike e Daniele Da Rios su For Passion di errori ne hanno commessi due e si sono classificati rispettivamente 26° e 29°, mentre Giulia Martinengo Marquet su Courage des Fegie è stata eliminata.