Verona, marzo 2015 – L’avremmo scelta tutti anche senza essere sommelier o enologi: basta il nome (castello cavallo bianco in italiano ma obiettivamente in francese è molto più chic) a raccomandarla a qualsiasi ippofilo.
Ma si dà il caso che questa cantina sia uno dei miti dei vigneron d’Oltralpe e dell’universo mondo, una tra le più blasonate e che ha anche il record di aver prodotto, nel 1947, quello che è giudicato il miglior vino rosso che sia mai stato imbottigliato: Vinitaly ne premia storia e sapienza con il suo riconoscimento più prestigioso.
Questa la motivazione ufficiale della giuria che ha attribuito il Premio Internazionale Vinitaly 2015:
“Chateau Cheval Blanc, Premier Grand Cru Classé A de Saint-Émilion, è universalmente riconosciuto essere uno dei 10 più importanti e famosi vini rossi del mondo. Una sua annata particolare, la 1947, è, a detta di tutti i maggiori esperti di vino, anche il più grande vino rosso mai prodotto al mondo. Ma i meriti di Chateau Cheval Blanc non si fermano qui, perché trattasi anche dell’azienda che più di ogni altra riesce a esprimere la grandezza del vitigno Cabernet Franc, cultivar con la quale in pochi al mondo eccellono veramente.
Dal 1991, Chateau Cheval Blanc è gestito con rara perizia da Pierre Lurton (anche managing director di Chateau d’Yquem), che ha migliorato ulteriormente, se possibile, la produzione aziendale, portando anche Le Petit Cheval a essere tra i migliori vini di Bordeaux ogni anno.
Il premio Internazionale Vinitaly vuole riconoscere il grandissimo contributo dato da Pierre Lurton e tutta la sua magnifica squadra allo studio e all’affermazione mondiale del Cabernet Franc e del magnifico terroir di Saint Emion nel Bordolese” .
Morale della favola? non è sempre scorretto giudicare un libro dalla sua copertina o una bottiglia dall’etichetta: e nel caso vi divorasse la curiosità enologica, ricordate che Vinitaly è aperto anche oggi e domani.
24 marzo 2015