Vicenza, 16 luglio 2017 – I cani che latrano furiosamente, le cavalle che galoppano spaventate e un lupo che le insegue e raggiunge una puledra, ferendola gravemente ad una spalla: questo è stato il buongiorno del 13 luglio 2017 per Mirka e Renzo Alberti, che a Foza allevano Cavalli Agricoli Italiani da Tiro Pesante Rapido.
Racconta Mirka: «Sono stata svegliata dal rabbioso abbaiare dei cani. Mi sono affacciata alla finestra e ho visto i cavalli correre seguiti da un lupo. Ho iniziato a urlare e fare rumore e così il lupo ha desistito nell’inseguire la puledra. Mi ha guardato e poi si è inoltrato nel bosco. Per quello che ho visto era un unico lupo, non abbiamo paura per noi ma per gli animali sì. Non credo che I lupi prenderebbero di mira un Caitpr adulto ma le cavalle gravide e i puledri sono vulnerabili. E che non mi vengano a parlare di recinti; qui abbiamo pascoli in forte pendenza su terreno roccioso misto a bosco. Impossibile recintare in maniera adeguata».
Gli Alberti, molto conosciuti nel circuito Caitpr per i prodotti del loro allevamento, spesso ben piazzati alle varie manifestazioni di razza, hanno una decina di cavalli in Valpiana: e non è semplice conciliare la sicurezza degli animali domestici con l’esistenza di predatori naturali come il lupo.
A questo proprosito ieri la Giunta regionale veneta ha aprrovato un piano di gestione del lupo, che prevede interventi in deroga alle normative di protezione dei lupi dettate dalla Direttiva Habitat: cattura degli esemplari in soprannumero o pericolosi, monitoraggio permanente potenziato trmaite radiocollari e fototrappole per la prevenzione, recinti elettrificati.
Perché i lupi sono affascinanti, è vero: ma per gli allevatori è un dramma quando vengono uccisi animali sui quali si investe non solo economicamente.
La puledra ferita è ora in cura, il veterinario spera di poter ridurre lo squarcio alla spalla e recuperarla.
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