Vimercate, marzo 2015 – Cantieri aperti a Vimercate per gli scavi di via Vittorio Emanuele: finalizzati alla realizzazione di un nuovo complesso residenziale, hanno fatto scoprire i resti della fornace di un fabbro e anche la tomba di un cavallo.
La sepoltura risale a più di cinque secoli fa, quindi in pieno Rinascimento: lo scheletro è integro,composto e ordinato, non sembra trattarsi di una sistemazione accidentale ma di una vero e proprio omaggio che il proprietario dell’animale, probabilmente il signore del palazzo che esisteva lì un tempo (o magari il fabbro maniscalco che pensava di propiziarsi i clienti?) e di cui sono ancora visibili le tracce, ha voluto rendere al suo destriero.
A questo punto sarebbe molto interessante poter chiedere agli archeologi che stanno lavorando allo scavo di avere le misure biometriche dello sheletro con tanto di diametro degli stinchi, giro di cinghie e altezza stimata al garrese oltre a un esame del DNA che ci permetta di risalire alle eventuali comunanze genetiche con le razze odierne e antiche. E poi leggerne la dentatura per avere un’idea della sua età al momento della morte, e dare un’occhiata alle gambe per vedere se soffriva di qualche patologia articolare o altri accidenti che capitano a tutti i cavalli, di tutti i tempi, e magari controllare che tipo di ferri avesse e come se li era consumati…
Potremmo insomma provare a immaginare l’aspetto di questo cavallo così evidentemente amato e il tipo di lavoro che doveva svolgere: era davvero un destriero da sella usato per le parate o i tornei, piuttosto che un palafreno con cui fare tanta strada al passo e tranquillamente, o forse un cavallo da lavoro particolarmente pregiato e robusto?
Chi lo sa, noi possiamo solo sperare che questi studi vengano fatti: sarebbe estemamente interessante, ci potremmo divertire moltissimo a rileggere la vita del cavallo di Vimercate, non credete anche voi?
13 marzo 2015