Bologna, aprile 2015 – Scott Brash. Ancora lui. Il numero uno del mondo. Sempre più numero uno, quindi. In sella al suo eccellente Hello Sanctos, il cavaliere britannico ha vinto a Miami (USA) il Gran Premio del Global Champions Tour (prima tappa del circuito 2015) al termine di un barrage a quattro nel quale è stato in assoluto il più veloce. Anche più dei due concorrenti che hanno chiuso con penalità. Obiettivamente la vittoria di Brash… o meglio, le vittorie di Brash non fanno più notizia, tanto sono prodotte in serie: una serie davvero impressionante. Forse fa più ‘notizia’ la seconda posizione del cavaliere qatariota Bassem Hassan Mohammed: non certo perché lui sia da considerare un outsider, visto che ormai i suoi risultati importanti hanno raggiunto una buona consistenza (vincitore del GP del GCT lo scorso anno a Montecarlo in sella a Victoria, la partecipazione al mondiale di Caen 2014 e alla finale di Coppa del Mondo 2013… ), quanto piuttosto per il cavallo montato nell’occasione, cioè Palloubet d’Halong. Ricorderete, no? Il sauro Palloubet d’Halong (Sf, 2003, Baloubet du Rouet x Muguet du Manoir) è nato sportivamente in Svizzera a partire dal 2009 sotto la sella della giovane amazzone elvetica Janika Sprunger, arrivando con lei a conquistare nel 2013 il secondo posto nel Gran Premio dello Csio di Aquisgrana. Subito dopo è stato acquistato da Jan Tops per una cifra esorbitante (si è parlato di dieci milioni di euro… ): tutto il mondo ha pensato che fosse un acquisto dedicato a Edwina Alexander (moglie di Tops) per colmare il vuoto lasciato in scuderia dal ritiro del prodigioso Itot du Chateau ma… sbagliato! Nel giro di poco Tops (che è olandese e commerciante, e tutto meno uno che getta i soldi al vento) ha rivenduto il cavallo al Qatar (forse alla federazione del Qatar) per una cifra altrettanto esorbitante, quindi ‘qualcosa’ più dei presunti dieci milioni di euro… Ma Palloubet è stato destinato inizialmente a un cavaliere che con lui ha combinato gran poco, tanto che si temeva che il cavallo andasse a ingrossare l’elenco dei nomi di campioni a quattro gambe di volta in volta scomparsi tra le sabbie dei deserti arabi… Dimenticando che il trainer della squadra nazionale del Qatar altri non è che lo stesso Jan Tops! Aggiustate le cose, ecco che alla fine del 2014 Palloubet d’Halong viene affidato a Bassem Hassan Mohammed che con lui inizia subito a ottenere qualche buon risultato, se non altro rassicurando gli amanti dello sport sul fatto che le qualità di questo formidabile cavallo erano rimaste intatte. Oggi il secondo posto a Miami è in assoluto il miglior risultato del figlio di Baloubet du Rouet dal momento in cui ha lasciato la Svizzera: se si tratta di un exploit destinato a rimanere isolato o invece dell’inizio di una serie lo vedremo e lo capiremo nel corso della stagione. Per il momento c’è solo da rallegrarsi del fatto che Palloubet d’Halong mantiene inalterata la sua classe e la sua qualità.
Al terzo posto a Miami il cavaliere belga Pieter Devos su Candy con un errore mentre al quarto il campione d’Europa in carica, il francese Roger-Yves Bost su Nippon d’Elle, con 5 penalità.
5 aprile 2015