Bologna, 28 luglio 2021 – Il dressage olimpico di Tokyo 2020 si è esaurito un uno schiocco di dita. Oggi, con il Freestyle sono state assegnate le medaglie individuali e per gli appassionati della disciplina è stata una festa.
Lavori eccellenti, cavalli straordinari, cavalieri-marziani. Gli ingredienti a cinque cerchi ci sono stati tutti. E se l’attesa di un colpo di scena è stata affievolita dalla supremazia tedesca, lo spettacolo sportivo è stato comunque degno dell’evento.
Nella categoria a giudizio più soggettiva di tutte, il Freestyle, la giuria a sette composta da
C Katrina WUEST Presidente (Ger)
K Janet FOY (Usa)
E Hans-Christian MATTHIESEN (Den)
H Susan HOEVENAARS (Aus)
M Magnus RINGMARK (Swe)
B Francis VERBEEK (Ned)
F Andrew GARDNER (Gbr)
ha dettato un medagliere, scaturito da punteggi tecnici e artistici, che da qui a 4 anni tornerà a fare sognare. A fare promesse.
Ma per quest’edizione dei Giochi, l’oro va al collo di Jessica von Bredow-Werndl con Tsf Dalaera.
Questo straordinario binomio ha centrato tutte e tre le prove. Con facilità, come se fosse una cosa semplice. E non ha ceduto alla pressione dell’intramontabile Isabell Werth, sua compagna di squadra ma anche sua avversaria quando si è trattato di competere per il titolo olimpico individuale.
Altra presenza ingombrante sul podio è quella di Charlotte Dujardin che anche dopo l’incredibile Valegro ha portato sul podio un cavallo giovane, al suono del Big Ben sulle prime pirouette. Due ex medaglie olimpiche a fare da ‘cornice’ alla felicissima Jessica. Che ha conquistato tutti insieme alla sua Dalera
L’altra Olimpiade
Accanto alla classifica dei risultati, permetteteci di esprime una nostra modestissima classifica ‘morale’. Che saluta la nascita di un nuovo beniamino dei rettangoli. Il portoghese Rodrigo Torres, allievo di Kira Kyrklund, con il suo Fogoso, ha avuto il tifo più caloroso destinato a tutti gli outsider e i suoi rettangoli sono stati niente affatto trascurabili. Scelta della musica della Kür declinata Pink Floyd compresa.
E che dire poi di En Vogue, il cavallo di Carl Hester? Era al suo primo Freestyle internazionale. Questo Kwpn del 2009, figlio di Jazz, a livello internazionale aveva fatto solo Special. Un esordio carico di tensione ed emozione quindi che ha condotto alla grande.
E Sabine Schut-Kery e Sanceo. Che hanno danzato, a Tokyo, sulle note di L’Ultimo Samurai? Anche nel dressage un po’ di sens of humor non guasta…
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