Tokyo, 23 luglio 2021 – Lo spunto ce lo ha dato una delle notizie di contorno diffuse dal comitato organizzatore di Tokyo 2020 tramite il suo sito ufficiale.
Protagonisti i fiori donati, in occasione di ogni premiazione, ai vincitori delle medaglie di ogni gara olimpica.
I bouquets sono infatti composti con quelli provengono dalle zone colpite più duramente dal terremoto del 2011.
Quello che causò tra le altre cose l’incidente di Fukushima: il terremoto e il conseguente maremoto danneggiarono una centrale nucleare provocando un disastro.
Tra le vittime di quel disastro anche l’allevamento dei cavalli locale, molto legato alla tradizione: lì si tiene da più di mille anni il Soma Nomaoi, la festa dove rivive l’equitazione degli antichi samurai.
Corse di cavalli, sfilate, cattura dei puledri, arti marziali a cavallo: che oggi, dopo il disastro del 2011, sono diventati il simbolo della rinascita.
I partecipanti durante i tre giorni di sfide indossano i colori e le imprese delle loro famiglie, risalenti all’epoca che per noi era quella del Medio Evo.
Dopo l’incidente nucleare il festival di Soma Nomaoi ha visto una inaspettata crescita della sua popolarità.
Gli abitanti sentono infatti in modo ancora più profondo e urgente la necessità di trasmettere ai giovani le loro tradizioni.
I cavalli hanno ricominciato a galoppare, a Fukushima: e i fiori a crescere.