Viterbo, 1 settembre 2021 – Due patrie per una sola tradizione: è questo il motivo per cui la Mostra nazionale del Cavallo Maremmano ha tradizionalmente due sedi alternate.
Negli anni pari si tiene a Grosseto, cuore della Maremma toscana; negli anni dispari a Canino, in provincia di Viterbo.
Nel cuore della Maremma laziale, per sottolineare il legame culturale con due ben precisi territori.
E per il 2021 quindi tocca a Canino accogliere cavalli e allevatori, amici e appassionati del vasto mondo legato alla tradizione della monta da lavoro italiana.
Ragione prima della Mostra è ovviamente l’evento tecnico. Dai puledri del 2020 in avanti, suddivisi nelle varie categorie i giovani cavalli e le fattrici con l’onore di quella ‘M’ davanti al nome si sottoporranno alla valutazione di giudici ed esperti.
E a soddisfare gli occhi e la curiosità degli appassionati c’è anche la Vetrina degli Stalloni.
I signori della razza, che con la loro potente bellezza sono un piacere per chi li ammira e osserva anche senza finalità allevatoriali.
Ma oltre a questo a Canino c’è di più. E davvero il presidente della rassegna viterbese, Sergio Marcoaldi, che l’ha presa in carico dal 2013 è riuscito a darle una impronta del tutto caratteristica.
Perché l’anima della Mostra di Canino è fatta di tranquillità, e lo spirito che le riconosce chi la frequenta è quello dell’amicizia, della familiarità.
Un appuntamento dove sai di respirare aria positiva.
E con una vera miriade di piccoli eventi dentro l’Evento che, con questo taglio particolare, vogliono far brillare tutte le sfaccettature di un mondo prezioso e ricco: quello della tradizione maremmana e dei butteri.
Da qui vere e proprie chicche, come la Gara di eleganza tipica Maremmana.
Che ha un regolamento interessantissimo da leggere anche soltanto per cultura generale, ad esempio: lo sapevate che sono almeno 8 i tipi di sella utilizzati dai butteri?
E ognuna prevede testiere, accessori e imboccature particolari.
E a proposito di cultura, sarà proprio alla Mostra di Canino che verrà proiettato per la prima volta un documentario dedicato alle due anime della monta da lavoro tradizionale italiana.
Si chiama ‘Prospettive di Maremma‘, è stato voluto e pensato da Biagio Prugnoli e Fabrizio Mecocci e girato da un noto documentarista olandese, Thomas Overal.
Con la indispensabile e preziosa collaborazione del Circolo La Bardella Maremmana di Marta e dei butteri della Fattoria di Pomonte, il documentario nasce proprio per raccontare le differenze esistenti all’interno di questo mondo.
Perché le differenze sono una ricchezza, diverse espressioni di un unico e prezioso patrimonio: e la Maremma ne è ricca davvero.
Il documentario verrà proiettato in continuo in un apposito spazio aperto, e successivamente diffuso anche tramite social.
Sarà poi dedicato un ricordo speciale ai 17 cavalieri che 20 anni fa, nel 2001, fecero l’impresa di partire da Roma per arrivare a Fieracavalli Verona in 20 giorni di cammino.
Tutti ovviamente montati su cavalli Maremmani.
Tra loro alcuni nomi storici come Tomaso Eusepi detto Rampichino e Angioletto, al secolo Angelo Cornacchia: maestri e amici che non ci sono più, e che è bello ricordare anche per questo.
Vi sembrano motivi sufficienti per andare alla Mostra Nazionale di Canino?
Che la risposta sia sì o no sappiate che troverete anche corsi di formazione, convegni, un allestimento speciale del Museo del Buttero.
E dimostrazioni che andranno dal tiro con l’arco a cavallo al Carosello Maremmano.
Ci troviamo a Canino? Il 25 e 26 settembre 2021, per scoprire le anime della Maremma.
Qui la pagina Facebook ufficiale dell’evento dove troverete tutti i programmi e le informazioni necessarie.