Bologna, 19 gennaio 2021 – E’ vero che l’esperienza insegna, ma potendo è sempre preferibile sfruttare gli errori altrui e provare ad evitare di ripetere banalità negative già troppo praticate dal prossimo.
Quindi, prendendo spunto da questo indovinato articolo del sito Horse Nation, facciamo anche noi l’elenco di alcuni errori molto comuni al momento dell’acquisto di un nuovo cavallo.
Che è sempre un evento emozionante, in cui cuore e sentimento spesso tendono a prendere il sopravvento su tutto il resto.
Quindi se adesso siete in un momento di calma memorizzate questo elenco di errori da evitare, sperando che al momento buono il giudizio sia pronto a darvi sostegno!
- Provare il cavallo una volta sola: la prima volta che lo montate un cavallo è sempre un po’ in soggezione, un po’ come quando si cambia la solita imboccatura per una nuova. Cercate quindi di montarlo anche il giorno dopo: il suo comportamento sarà sicuramente più normale, più aderente al suo solito modo di comportarsi.
- Non osservare come è gestita la scuderia dalla quale proviene. Fosse anche la più sgarrupata di questo mondo, potrebbero usare accorgimenti e idee utili anche per voi. Si pensa sempre di fare meglio degli altri, ma la modestia e l’umiltà sono il modo migliore per crescere continuamente. E in tutti i modi avere le idee chiare da che ambiente proviene il vostro nuovo cavallo vi aiuterà a capirlo meglio da subito.
- Non fare una adeguata visita veterinaria di compravendita. Fondamentale sapere con esattezza le sue condizioni fisiche e gli eventuali problemi. Una garanzia per tutti, ma specialmente per chi acquista.
- Non valutare con buon senso il rapporto tra effettive condizioni fisiche del cavallo e il suo obiettivo futuro utilizzo. Qualche acciacco che non sarebbe accettabile per un cavallo da cui ci si aspetta una carriera agonistica di alto livello può essere assolutamente accettabile per un soggetto a cui non verrà richiesto un impegno gravoso. O per cui si possa con serenità programmare un calendario agonistico non troppo serrato.
- Farsi prendere dall’idea che quel cavallo con noi potrà certamente migliorare. Un po’ come la sindrome della crocerossina, quella che fa pensare “Io lo salverò!…” a ragazze normalmente di buon senso quando si trovano di fronte al bel tenebroso poco raccomandabile di turno. Senza voler sindacare le vostre capacità tecniche, partire in salita con un cavallo che darà certamente problemi di gestione è sempre una scelta impegnativa: valutatela più volte con serena oggettività.
Oltre alle cose da evitare, un buon consiglio da seguire: farsi sempre accompagnare da una persona che conosce bene noi, le nostre abitudini, il nostro carattere e le nostre capacità tecniche.
Sarà la voce della nostra coscienza, il Grillo Parlante che conservando meglio di noi la sua obiettività potrà aiutarci a valutare con un po’ più di distacco tutti gli elementi utili alla decisione.
Ma è giusto ricordare anche i 5 errori da evitare originali, dal sito citato in apertura:
- Farsi impressionare dal colore del mantello: lo dicono anche i vecchi proverbi, e i vecchi proverbi hanno sempre ragione. Se il cavallo è buono e bello, non guardar razza o mantello: una regola aurea da non dimenticare mai.
- Dire “Lo so è giovane, ma cresceremo insieme”: altra massima fondamentale della vita equestre è “A cavallo giovane cavaliere esperto, a cavallo esperto cavaliere giovane”. SI eviteranno tanti problemi e tanti dispiaceri, soprattutto al cavallo.
- Pensare “Whow che energia, è davvero in forma!”: siete davvero sicuri di riuscire a contenere e gestire tanta focosità, rampate e impennate incluse? Siate obiettivi.
- “Tanto è gratis, poi potrò prenderne anche un altro”: spesso si rivelano i cavalli più costosi di tutti, se decidete per uan scelta del genere siate consapevoli del rischio e se i problemi non sono apertamente dichiarati controllate con altrettanta attenzione denti, arti, piedi e condizioni generali di salute, oltre che a quelle psicologiche e comportamentali. Si può fare, certo; ma consapevoli di quello cui si va incontro.
- “E’ così bello quando lo monta il mio istruttore!”: ecco, noi non siamo il nostro istruttore. E la cosa potrebbe avere la sua importanza…
Qui un altro elenco di errori evitabili ma molto, molto comuni.