Bologna, 24 gennaio 2022 – È venuto a mancare all’affetto dei propri cari nella sua casa di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, Francesco Zamboni. Tra i più anziani e premiati maniscalchi d’Italia, aveva appena compiuto 99 anni. Affetto da problemi cardiaci dovuti all’età, è stato assistito fino alla fine dai figli Armando e Loretta.
Iniziò l’arte della mascalcia all’età di 12 anni «Eravamo poveri e mi mandò mio padre da un maniscalco di Argenta per imparare il mestiere e guadagnare due soldi per la famiglia» ci raccontò un giorno. Stava forgiando un ferro per un Tpr dell’ippodromo di Ferrara, dove ha avuto il suo ‘laboratorio’ che ha gestito insieme con il figlio fino al 2010.
Qualche anno fa ci raccontò con malcelato orgoglio questo aneddoto: «Una volta mi chiamarono nella tenuta di Zenzalino, di Copparo, per tagliare le unghie ad un puledro di trotter di appena un anno. Aveva un problema al piede posteriore destro. Scoprii che si trattava di Varenne. Io sono stato il primo in assoluto a mettere mano ai suoi piedi».
Il motto di Francesco Zamboni era ‘un cavallo prima di tutto si ferra sull’incudine: non è il piede del cavallo che si deve adattare al ferro’. È un’affermazione che poteva esprimere con sicurezza: in oltre settant’anni di mestiere, di cavalli e di ferri ne aveva visti a migliaia!
Testo e foto di Gino Perin