Bologna, lunedì 10 giugno 2024 – Difficile pensare a una Fise senza Pino Silvestri. A un mondo dello sport equestre, senza Pino Silvestri… Pino – Giuseppe in realtà, nato il 7 maggio 1947, dunque 77 anni – era una di quelle persone che sembrano collegate alla Fise in modo quasi inevitabile e indissolubile. Ma stando sempre dietro le quinte, mai sotto i riflettori. Eppure risultando spesso fondamentale per questioni burocratiche, amministrative, di collegamento, di comunicazione, di informazione… insomma, praticamente per tutto. Con quel suo modo di parlare silenzioso, inseparabile da sigarette e poi sigari, con movimenti lenti, poco sorridente, mai arrabbiato (quasi mai… ).
Essendo una persona nata professionalmente ben prima della rivoluzione digitale aveva una predilezione per la documentazione cartacea, per la memoria cartacea: così quando non si riusciva trovare qualcosa – qualsiasi cosa: un risultato un’informazione, un dato, un evento… – l’ultima spiaggia era sempre e inevitabilmente la solita: “Chiedi a Pino”.
Un uomo entrato in Fise nel 1970, per rimanerci fino a oggi: giudice, organizzatore di eventi (sempre presente in Piazza di Siena per lo Csio di Roma appunto dal 1970), vicesegretario generale e poi segretario generale (dal 2016 al 2017), estensore di regolamenti, collaboratore per l’archivio storico… e chissà quante altre cose ancora…
Pino Silvestri in un certo senso è stato una figura simbolica: la rappresentazione forse migliore delle persone che non appaiono ma che sono molto vicino all’essere fondamentali. Alle quali dunque deve andare – sempre – tutta la nostra gratitudine e tutta la nostra riconoscenza. Pensiamo a questo oggi, giorno in cui Pino ci ha lasciato, ma continuiamo a farlo anche nei giorni a venire.